«Il regolare pagamento della Tari come condizione necessaria per l’accesso al Reddito di dignità nella Regione Puglia. Su questa base, a mio avviso imprescindibile, ho presentato una proposta di legge che di fatto consta dell’aggiunta di un solo comma all’interno dell’apparato normativo della legge “Reddito di dignità regionale e politiche per l’inclusione sociale attiva”».
Il Consigliere regionale Antonio Tutolo, Gruppo Misto, presidente della Seconda Commissione, chiarisce l’obiettivo dell’intervento legislativo che ha come oggetto “Modifiche alla Legge regionale 14 marzo 2016, n.3” con l’inserimento “di un ulteriore requisito per l’accesso alle misure di contributi regionali rivolti alle persone fisiche, oltre quelli già legiferati, aggiungendo come condizione necessaria il regolare pagamento della Tassa dei rifiuti, nel Comune di residenza del richiedente, con conseguente necessità di documenti attestanti l’avvenuto pagamento nell’anno tributario che precede la richiesta di contributo ”.
«Che tutti i cittadini paghino le tasse mi sembra il principio cardine – dichiara Tutolo – e che tutti paghino la Tari, quella che ricade direttamente sui servizi di cui poi gode l’intera collettività, mi sembra essenziale. La Regione può andare incontro al cittadino che ha diritto ad agevolazioni di varia natura, ma questi deve anche dimostrare di fornire il proprio contributo alla comunità in cui risiede. Mi sembra il giusto contraccambio per i servizi ricevuti. Quindi, con la modifica che propongo, al momento della presentazione della domanda, bisogna presentare anche le ricevute di pagamento della Tassa sui rifiuti dell’anno precedente alla richiesta o in alternativa di un estratto della posizione debitoria rilasciato dal Comune di residenza del soggetto richiedente.
È una forma di giustizia verso chi le tasse le paga tutte e spero che anche altri colleghi consiglieri la vedano in questo modo. Sintetizzando: se non paghi la Tari, non hai diritto agli aiuti della Regione».