FOGGIA – Siamo in pieno inverno demografico, grazie ad un deflusso di popolazione, ai nostri giovani – ma non solo loro – che continuano a fuggire verso il nord o verso l’estero, ad uno spopolamento delle aree interne. Questa sera abbiamo partecipato con convinzione al progetto “Fughe e declino demografico. La provincia di Foggia da oggi al 2070”, nato per costituire una coesione istituzionale che in passato non abbiamo mai avuto. Una bella iniziativa dell’ Università di Foggia e del quotidiano L’Attacco. Siamo convinti che sia giunto il momento di fare sinergia, con una classe politica, dirigenziale, ma anche con il nostro polo universitario per una rinascita socioeconomica.
Ci fa però sorridere e francamente preoccupare, quanto espresso nell’intervento della sindaca di Foggia, Maria Aida Episcopo, anche a nome dell’amministrazione comunale di Foggia a questo incontro che nel disegnare, comunque, una situazione allarmante non ha mancato di giovarsi di quanto la città stia rinascendo e sia visibile l’espressione di vittoria di una collettività, a cui lei appartiene. Probabilmente alla sindaca e agli amministratori foggiani è sfuggito che proprio questa mattina la maggioranza, quella che ha sostenuto la stessa Episcopo, ha disertato il consiglio comunale, organo di democrazia di ogni città. Lo ha fatto per beghe interne, senza curarsi degli interessi collettivi o del confronto. È un controsenso che la dice lunga sui discorsi retorici e falsamente demagogici, che però non vengono messi in pratica nella realtà. E Foggia non merita questo, nè in questo periodo nè mai.