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Previsioni in peggioramento ma gli invasi artificiali soffrono con -70% di acqua

(Coldiretti Puglia) – Previsioni meteo in peggioramento con il preannunciato calo termico fino a 10 gradi e i tanto temuti eventi atmosferici estremi, mentre in Puglia i campi e le colture soffrono per la siccità con -70% di acqua negli invasi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. A denunciarlo è Coldiretti Puglia, sulla base del monitoraggio dell’Osservatorio ANBI sulle Risorse Idriche, il cui primo report 2025 poco si discosta da quelli di metà dicembre scorso, con il Mediterraneo che continua a registrare temperature anche superiori ai 20 gradi (fonte: ECMWF), fenomeno che potrebbe innescare eventi climatici estremi provocati dall’energia prodotta dall’incontro tra le correnti gelide polari e quelle marine troppo miti.

In Puglia, nei bacini della Capitanata, la disponibilità d’acqua è attualmente pari a 41,82 milioni di metri cubi con una crescita di 7.643.000 metri cubi in una ventina di giorni, ma resta un deficit annuale di oltre 97 milioni di mc. Ma per essere di sollievo la pioggia deve durare a lungo, cadere in maniera costante e non troppo intensa, mentre i forti temporali, soprattutto con precipitazioni violente provocano danni, con il 95,6% dei comuni pugliesi a rischio di dissesto idrogeologico, erosione costiera e frane.

Importante è infatti – sottolinea la Coldiretti regionale – che il cambiamento climatico sia progressivo, senza ondate di freddo estremo e gelate improvvise ma anche manifestazioni violente che distruggono le coltivazioni, come la grandine, proprio quando le precipitazioni sono importanti per ripristinare le scorte di acqua negli invasi  e nei terreni asciutti.

A causa della mancanza di acqua – dice  Coldiretti Puglia – sono balzati alle stelle i costi di carburante per l’irrigazione e in difficoltà per l’allarme siccità fuori stagione sono in realtà tutte le colture in campo a causa della maturazione contemporanea delle verdure. Una situazione preoccupante in Puglia – sottolinea la Coldiretti Puglia – dove a causa della siccità grave del 2024  ci sono stati raccolti dimezzati dalle ciliegie al grano, dal miele fino alle olive. La crisi idrica ha determinato un calo drastico di foraggio verde nei pascoli con l’aggravio dei costi per l’acquisto di mangimi per garantire l’alimentazione degli animali nelle stalle, ma anche gli apicoltori hanno dovuto dire addio ad oltre 1 vasetto di miele su 2 con le api stremate senza cibo per le fioriture azzerate. Ma anche la campagna di raccolta delle olive è stata inficiata dalla siccità con un crollo di oltre il 40% delle quantità rispetto all’anno prima.

Occorre poi ridurre il consumo di terreno fertile con la immediata approvazione della legge sulla salvaguardia della destinazione agricola dei suoli, sostenuta dalla Coldiretti, con l’obiettivo del “saldo zero” di consumo del suolo naturale entro il 2050. Per razionalizzare gli interventi – continua la Coldiretti regionale – è necessario un piano sperimentale per la valorizzazione dei beni pubblici prodotti in aree montane e marginali compresa la possibilità di riconoscere i crediti di carbonio ai produttori di tali aree. Ancora, è indispensabile la piena attuazione della legge di orientamento che consente alle pubbliche amministrazioni di stipulare convenzioni con gli agricoltori per lo svolgimento di attività funzionali “alla salvaguardia del paesaggio agrario e forestale”. (Coldiretti Puglia)

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