RODI GARGANICO (FG) – “Unire le forze per contare di più. Non restare soli ed isolati” È stato questo il filo conduttore della prima riunione dei Sindaci garganici riuniti nella sala consiliare del comune di Rodi Gargano, riunione propedeutica per approdare alla “CITTA’ METROPOLITANA DEL GARGANO”.
Quello che da sempre ha caratterizzato il contesto garganico è stato la frammentazione della governance, la vuota competizione, la litigiosità, “ognuno per se e dio per tutti. Gli ultimi quarant’anni sono stati caratterizzati da diversi tentativi naufragati, spesso per piccole gelosie e povertà culturali e istituzionali, primedonne senza avere l’abito giusto, mentre altrove le esperienze producevano risultati significativi e vantaggi per le comunità amministrate, frutto di storie, buone pratiche e culture politiche diverse tra loro. Esempi di unione e governance territoriale ci vengono da EmiliaRomagna (20 su 59), dalla la Puglia, la Sicilia, la Toscana ed il Veneto, in coda Abruzzo, Marche e Piemonte, Campania, Umbria. Sono realtà che hanno plasmato a sufficienza e approfondito soluzioni di grandi benefici in termini di coesione, stabilità, sinergie e capacità di sviluppo strategico.
L’incontro di Rodi Garganico, è stata una partenza lodevole e una fonte di riflessione sul futuro dei nostri comuni. In una fase in cui le risorse degli Enti Locali scarseggiano sempre di più, e spesso vincolate a criteri scarsamente legati alle necessità reali delle comunità, la governance assume un ruolo rilevante soprattutto sul versante dei servizi pubblici locali in forma associata: sanità; trasporti; raccolta e smaltimento rifiuti; eventi e cultura; ecc. In conclusione, questo primo passo rodiano fa emergere la capacità di rappresentare e servire realtà territoriali piccole e medie aggregate attorno ad un obiettivo di connessione territoriale e politica stabile di lungo periodo. Banco di prova complesso, ma non impossibile, mettendo insieme grandi e piccoli comuni. Si tratta di far emergere – è stato detto – le grandi potenzialità ancora inespresse.
Si apre un profondo ripensamento, nuovo peso, un nuovo ruolo, una nuova cultura istituzionale, per i Consigli comunali: si va dalla concertazione preventiva su proposte, alla vera e propria istruttoria allargata di atti e decisioni con poteri di indirizzo. La buona Politica e le buone pratiche non mancano di soluzioni originali, come la costituzione di gruppi tematici allo scopo di approfondire singole materie. La logica associativa permette di superare le fughe solitarie, le spinte centrifughe, spesso alimentate dalle minoranze politiche per ragioni di opposizione ideologica.
Il prossimo incontro si terrà dopo aver studiato la formula migliore per arrivare alla costituzione dell’unione fra comuni e alla possibile adesione di altri Sindaci.