In una lettera indirizzata al Presidente Nazionale, al Coordinatore Regionale e al Coordinatore Provinciale, Ida Baldassare e Vincenzo Azzarone annunciano le loro dimissioni irrevocabili da Coordinatrice e da tesserati della Cittadina di Vico del Gargano.
La lettera delle dimissioni:
Carissimi Presidente Nazionale, Coordinatore Regionale e Coordinatore Provinciale, con la presente i sottoscritti Baldassare Ida e Azzarone Vincenzo, rassegnano le irrevocabili dimissioni da Coordinatrice e da tesserati della Cittadina di Vico del Gargano e lasciano il Partito Fratelli d’Italia, di cui fanno parte da alcuni anni, e per il quale si sono spesi con impegno e lealtà fino all’ultimo, nella speranza di qualche segnale che potesse consentire di continuare il loro mandato. Purtroppo, dopo le ultime vicende avvenute in questo periodo, riguardo al prossimo congresso cittadino, preparato a suo tempo sottobanco e avallato da qualche esponente politico nazionale oltre che da una corrente locale, che da quasi un anno si è dichiarata prima a favore e successivamente contro il percorso amministrativo all’interno del nostro comune, prendono atto che il coordinamento provinciale e in più, come dimostrato in alcuni eventi organizzati nel nostro paese, ha visto la partecipazione e la presenza istituzionale di personalità politica appartenente al partito ricoprente incarichi nazionali, la stessa senza avvisare, come la buona regola vuole, la coordinatrice locale, prendeva parte a manifestazioni organizzate appositivamente contro l’operato dell’attuale amministrazione in carica dove sia Baldassarre che Azzarone ricoprivano il ruolo di gruppo consigliare di Fratelli d’Italia in seno alla massima assise comunale.
Hanno sorvolato più volte su questo modus operandi, ma quando sono stati contattati, qualche giorno fa, da un semplice tesserato locale inerente all’organizzazione del congresso cittadino, lì si è capito che la loro presenza era diventata scomoda per coloro che dal partito, nel corso degli anni, hanno ottenuto, a discapito di chi al partito ha contribuito con lealtà e trasparenza gratuitamente.Tant’è, che come regola vuole, questo compito doveva essere svolto ed organizzato dalla coordinatrice locale, la quale si è trovata spodestata nel suo ruolo dall’oggi al domani senza nemmeno avere avuto la correttezza di avvisarla dai piani alti.
Il clima è divenuto insopportabile, troppi veleni, ripicche, ostacoli, alimentati e portati avanti da pochi, ma si sa che distruggere è molto più facile che costruire. Poi, l’esito futuro delle sorti del partito locale, studíato qualche mese fa a tavolino adinsaputa dei consiglieri, Baldassarre e Azzarone, nelle stanze oscure, oggi è prevedibile se non scontato, non potrà che acuire i contrasti in atto, per come si evince dalle agguerrite telefonate in corso che ci sono state da una parte e dall’altra verso Foggia.
Nei mesi scorsi si è cercato di ricompattare, e quando in uno degli ultimi incontri Azzarone, assessore in carica, invitava a lasciare l’amministrazione comunale lasciando spazio ai primi dei non eletti, e quindi salvaguardare il partito lasciando le sorti del paese a coloro che erano stati eletti democraticamente, senza passare in minoranza e quindi privare la cittadinanza della sua amministrazione appena eletta…. ma uno del gruppo, purtroppo, disse all’assessore di pensare a se stesso….
Poi la spaccatura: da una parte Azzarone, Baldassarre e un esponente nazionale del partito e dall’altra elementi che si sono mostrati incuranti del travaglio e del dolore che una decisione simile, potesse provocare, e soprattutto più prodighi a dare motivazioni per abbandonare piuttosto che a convincere a rimanere. Questi atteggiamenti hanno fatto comprendere il malessere di alcuni iscritti di Vico, che in altre occasioni, e con le stesse alleanze politiche (sinistra-destra), quando essi erano al potere hanno messo in atto ma contrariamente a ciò che oggi predicano.
Pertanto, considerati i presupposti per cui di certo si arriverà ad uno scontro animato e con le conseguenze a cui si arriverebbe, Azzarone e Baldassarre hanno deciso di tornare lì da dove sono arrivati e cioè la società civile, i posti dove la loro vita di tutti i giorni viene vissuta, decisi ad intraprendere una strada diversa e opposta a questo modo di fare politica, sempre nel segno dei valori cristiani che mai hanno abbandonati e che condividono e sempre condivideranno. Ne beneficeranno le loro meravigliose famiglie e la gente comune.
Distinti saluti