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Manfredonia rende omaggio al pittore e scultore Aronne Del Vecchio

MANFREDONIA (FG) – Un’attesa lunga dieci anni si è finalmente conclusa. La Sala delle Vetrate di Palazzo San Domenico porta ufficialmente il nome di Aronne Del Vecchio, scultore e pittore di Manfredonia che ha lasciato un’eredità artistica di grande valore. La cerimonia di intitolazione, svoltasi nel pomeriggio del 7 marzo 2025, è stata organizzata dall’Assessora al Welfare e Cultura, Maria Teresa Valente, e ha restituito alla città il giusto tributo ad un artista che ha segnato la storia dell’arte nazionale. A rendere ancora più significativo l’evento, la presenza di Sua Eccellenza Padre Franco Moscone, che ha sottolineato come le opere dell’artista abbiano contribuito a valorizzare il patrimonio locale.

Aronne Del Vecchio iniziò la sua carriera giovanissimo. Poco più che ventenne, gli fu commissionato dal Re Vittorio Emanuele III un suo ritratto ufficiale. Successivamente, su richiesta di Benito Mussolini, eseguì il ritratto di Adolf Hitler, che venne poi donato al Führer durante la sua visita a Roma nel 1938. La sua straordinaria carriera lo ha poi portato a realizzare importanti opere sacre di grande impatto. Una curiosità riguarda la Chiesa degli Angeli Custodi di Roma, dove in una lunetta sulla cupola raffigurò San Luca che dipinge la Madonna di Siponto, un segno evidente del legame mai reciso con la sua città.

L’allestimento della mostra permanente dedicata ad Aronne Del Vecchio risale all’amministrazione Riccardi, che si fece promotrice della valorizzazione delle sue opere. Un ruolo determinante fu svolto dall’allora vicesindaco Matteo Palumbo, che si adoperò affinché il patrimonio artistico del Maestro, grazie alla generosità della figlia Maria Antonietta Del Vecchio, trovasse una collocazione adeguata e fosse reso accessibile alla cittadinanza. Da allora, la Sala delle Vetrate ha custodito alcuni dei suoi capolavori, tra cui il bozzetto in gesso per il monumento in marmo a Papa Giovanni XXIII e i disegni preparatori per il rifacimento della facciata della Cattedrale di Manfredonia.

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Allora come oggi, determinante è stato l’impegno della famiglia Di Sabato ed in particolare di Mariantonietta Di Sabato, che ha fatto da tramite con l’Assessora Maria Teresa Valente, la quale ha immediatamente raccolto l’invito a riallacciare i fili di un percorso rimasto in sospeso, consentendo che questo riconoscimento vedesse finalmente la luce.

Durante la cerimonia, Maria Antonietta Del Vecchio ha espresso con emozione il suo ringraziamento: “Dopo dieci anni, finalmente abbiamo portato a termine questo percorso. È un momento di grande commozione per me e per la mia famiglia. Mio padre ha sempre amato Manfredonia, e sapere che oggi la città gli tributa questo omaggio mi riempie di gioia”.

L’Assessora Maria Teresa Valente ha sottolineato l’importanza di questa intitolazione: “Dedicare questa sala ad Aronne Del Vecchio significa dare ancora più rilievo alla sua eredità artistica. È un omaggio che la città tributa a un suo figlio illustre, le cui opere continueranno a ispirare e arricchire il nostro patrimonio culturale”.

Anche il sindaco Domenico la Marca ha evidenziato il valore dell’iniziativa: “Oggi restituiamo alla città un pezzo della sua storia artistica. Aronne Del Vecchio non è stato solo un grande artista, ma un uomo profondamente legato alla sua terra. Questa sala, che ospita le sue opere, è il giusto tributo alla sua memoria”.

Fonte: Comune di Manfredonia

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