Grazia D’Altilia riceve il primo premio dal prefetto de L’Aquila Cinzia Torraco
Due le sezioni della 1^ edizione del Premio Letterario nazionale “Tratturo Magno Letteratura verde” per le quali i partecipanti hanno presentato gli elaborati: la poesia e la prosa.
L’input è partito dalla seguente traccia: “Stai attraversando il Tratturo Magno per un’escursione con gli amici, ti allontani dal gruppo perchè senti delle voci e un belare di greggi; le emozioni ti portano lontano nel tempo, quando questa via erbosa era affollata e viva… ora puoi raccontare. Sei là”.
Come ha premesso la scrittrice Ottavia Iarocci, componente della Giuria, “Leggendo i testi, la sensazione è di essere proiettati in un mondo ancestrale,che poi è il senso delle radici della terra che non è solo madre, ma madre e padre allo stesso tempo. Emerge l’esigenza ineludibile di una rinascita, di una palingenesi.E questa non può avvenire se non con lo sguardo rivolto al passato degli antichi pastori transumanti”.
Ne sono scaturite pagine di prosa e liriche interamente dedicate alla tradizione millenaria della Transumanza, unica in tutta Europa e proclamata Patrimonio Culturale Immateriale Unesco nel 2019.Prima classificata della sezione prosa è la scrittrice e poetessa Grazia D’Altilia con il racconto: “Quel temporale del ’55″. Ecco la motivazione della Giuria:
C’è della poesia in questa prosa coinvolgente, che narra, attraverso pensieri dalle nuances sentimentali tenui eppure definite, la sacralità del lavoro del pastore che, nella sua ricchezza di significati, diventa il fulcro della narrazione. La similitudine tra i due viaggi sa non essere banale, ma emotivamente intensa.
La scrittrice, nata a Huy (Belgio), il 31/12/1961 e residente a Vico del Gargano in provincia di Foggia, si racconta cosi:
“Fino all’età di dieci anni, ho abitato in Belgio dove i miei figuravano come i “soliti” emigranti. Hanno avuto, però, la fortuna di ritornare a casa. Ed io, con il rientro definitivo in Italia, ho dovuto conoscerne una nuova, di casa. Il Gargano. A Vico del Gargano ho la mia famiglia, il mio lavoro (sono una logopedista ed ho conseguito il diploma di Counselling relazionale nel 2018). Qui svolgo attività di volontariato (faccio parte del gruppo FRATRES che si occupa della donazione di sangue e dell’Associazione “I Bambini di Antonio Gallo” che opera in Uganda e con cui nel 2013 ho fatto una missione). Collaboro in manifestazioni culturali locali e per dieci anni ho fatto parte della Redazione di un giornale locale. Tra una cosa e l’altra cerco di ritagliare spazi per leggere e scrivere. Qualche volta partecipo a Concorsi Letterari e qualche volta ciò che scrivo piace e “vengo notata”. E allora salta fuori la possibilità di mettersi in viaggio, di conoscere luoghi e gente nuova, di confrontarsi, allargare gli orizzonti. Il mondo dell’inchiostro ha su di me un fascino particolare…mi incanta. È un rimescolio di pensieri ed emozioni: da comprendere nella lettura, da far comprendere con la scrittura. È anche così che il mondo mi sembra più mondo”.
A Grazia D’Altilia vanno i complimenti della Giuria per questo splendido risultato, e l’augurio di futuri successi.
Teresa Rauzino