Ischitella, 06 febbraio 2022 – Nei secoli passati erano numerosi i rapporti, soprattutto di tipo commerciale, tra il Gargano e la Serenissima. Le Isole Tremiti, ad esempio, fungevano da ottimo punto di appoggio durante le loro rotte (vedi “Quando la Serenissima Venezia controllava le Tremiti e il Gargano” di Maria Teresa Rauzino).
Una lastra iscritta, purtroppo rubata anni fa, probabilmente avrebbe ancor più testimoniato la presenza dei veneziani nel territorio di Ischitella. L’iscrizione era posta su una delle facciate della Masseria Pignatella, presso il piano d’Ercole, non molto distante dal Muschiaturo e dal Lago di Varano. Il proprietario della masseria, Rocco Miucci, ha riferito che era segnata una data, 1209, e un simbolo di Venezia (forse il leone di San Marco?).
Anche se manca un importante tassello che potrebbe datare con esattezza l’edificio, la struttura della masseria conserva comunque un aspetto inalterato della sua antichità. Suggestiva è la stalla, coronata da robuste colonne circolari in pietra, a modo di porticato. L’acqua piovana proveniente dalla tettoia della stalla era convogliata in canalette in pietra, fino ad una vasca per l’abbeveraggio degli animali.
Quel che sorprende è che le mura di questa masseria sono ancora pienamente vissute. È in piena vita e attività, dove la famiglia Miucci, svolge da generazioni l’antico e nobile mestiere dell’allevatore, usando gli stessi spazi, rimasti perfettamente intatti.
Articolo di Valerio Agricola, servizio a cura di Giuseppe Laganella, riprese e montaggio di Vittorio Agricola