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A Rodi garganico il vernissage “Acquerelli del Gargano” di Franco Maruotti

RODI GARGANICO (Fg) – A Rodi garganico, nell’androne Palazzo di Città, il 20 luglio alle ore 18,30, dopo i saluti del sindaco Carmine d’Anelli e dell’assessore alla cultura Peppino Ventrella, sarà Teresa Maria Rauzino (presidente sezione Gargano Società di Storia Patria per la Puglia) a presentare gli “Acquerelli del Gargano”  di Franco Maruotti.

Dopo le recenti mostre di Milano, Roma, Venezia, Ferrara, Napoli e dopo la pubblicazione da parte dell’ Editore Giorgio Mondadori di una monografia del critico d’arte Virgilio Patarini a lui dedicata, Maruotti porta i suoi scorci di centri storici, i suoi paesaggi e i suoi trabucchi a Rodi garganico.

Durante la presentazione della recente mostra “Macchie mediterranee” di Franco Maruotti, alla Vi.P. Gallery Milano, Virgilio Patarini, art director della Galleria, si è soffermato su alcuni aspetti peculiari della produzione artistica dell’artista pugliese: scorci di “macchia mediterranea” ma soprattutto sull’uso della “macchia di colore” come strumento per comporre, scomporre l’immagine e comporre l’opera.

Gli “Acquerelli Garganici” si squaderneranno allo sguardo del visitatore come appunti di viaggio.

Franco Maruotti, pittore ed incisore, durante la sua carriera artistica ha partecipato a varie estemporanee di pittura, mostre collettive e manifestazioni artistiche in Italia e all’estero. Ha allestito Personali in gallerie e fondazioni. La sua pittura si snoda ormai da oltre cinquant’anni “su un sentiero che percorre la realtà naturale del proprio territorio, leggendone la sostanza più intima e nascosta che poi traduce in magia di colori e di emozioni”. La tecnica prevalente delle opere è quella della spatola su tavola o su tela di juta.

Il critico d’arte Gaetano Cristino sottolinea un aspetto inedito e significativo del prezioso “operare” artistico di Maruotti: “Affascinati dai valori cromatici, dalle pennellate intense e gestuali, dal vigore e dal ritmo timbrico delle spatolate, non prestiamo quasi mai attenzione a ciò che sorregge l’opera pittorica, al supporto, che diventa elemento integrante dell’espressione artistica. (…) Ebbene, in maniera preponderante rispetto alla tela, Franco Maruotti fin dall’inizio della sua attività artistica ha utilizzato “tavole” particolari, in linea con quanto sperimentavano quelli che erano allora i maggiori pittori del Novecento, a partire da Mirò. Parlo delle tavole di faesite-masonite, ma anche di compensato, realizzate con scarti di legno, che hanno qualità notevoli in tema di solidità, indeformabilità e capacità di accogliere la materia pittorica. Le tavole utilizzate da Maruotti sono fondi di cassette per frutta o altro lasciate per strada e destinate al macero, agli inceneritori. L’Artista le ha recuperate e ha dato loro una nuova funzione, rendendo possibile, col riciclo, che sulla loro superficie apparissero marine e prati in fiore. Sono tavole rinate. Incorporano un messaggio ecologico”.

Ritornando all’ultima personale “Acquerelli del Gargano” di Franco Maruotti,  dopo l’inaugurazione del 20 luglio, sarà visitabile nell’Androne del Palazzo di Città di Rodi garganico tutti i giorni dal 20 luglio al 5 agosto (ore 9-13; 16-22).

Non mancate di visitarla!

di Teresa Maria Rauzino

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