Seguici

Ricevi le nostre storie e notizie

Premendo il pulsante Iscriviti confermi di aver letto e di accettare la nostra Privacy Policy e Termini di utilizzo
Invia la tua segnalazione

“Alle soglie del mare”: la mostra fotografica di Luigi Russo a Vico del Gargano

VICO DEL GARGANO (Fg) – Dal 17 al 25 agosto 2024, la Chiesa di San Martino nel centro storico di Vico del Gargano ospiterà la mostra fotografica “Alle soglie del Mare” di Luigi Russo. La mostra, che si terrà ogni sera a partire dalle ore 21:00, promette di offrire ai visitatori un’esperienza visiva unica, esplorando la bellezza e la fragilità delle spiagge attraverso l’obiettivo di Russo.


Intervista a Luigi Russo, autore delle fotografie e organizzatore della mostra fotografica: “Alle soglie del Mare”

Ciao Luigi. “Alle soglie del mare”, raccontaci cosa ti ha ispirato a creare questa mostra fotografica dedicata alla spiaggia.
Ho sempre visto la spiaggia come un luogo di grande bellezza e mistero, un punto di incontro tra la terra e il mare, dove la natura mostra tutta la sua forza e fragilità. La spiaggia è un luogo di grande bellezza e biodiversità, spesso minacciato dalle attività umane. Ho voluto creare un’esperienza visiva che potesse educare e ispirare le persone a proteggere e conservare questi luoghi meravigliosi soprattutto mostrandone la loro bellezza.

Le tue fotografie catturano molti aspetti diversi della spiaggia. Può parlarci di come hai scelto i soggetti per le tue immagini?
Ogni fotografia racconta una storia diversa, che sia un particolare della biodiversità, un momento di tranquillità o un segno dell’impatto umano. Ho voluto mostrare la bellezza naturale ma anche le cicatrici lasciate dall’uomo, per offrire un quadro completo e stimolare una riflessione profonda nei visitatori.

La spiaggia è anche un luogo di ispirazione per molti artisti. Come hai cercato di catturare questa dimensione nelle tue fotografie?
Le albe e i tramonti, le onde che si infrangono dolcemente sulla riva, le persone che si perdono nei loro pensieri… La spiaggia è un luogo dove la natura e l’uomo si incontrano in una sorta di armonia sempre diversa.

La mostra fotografica ha anche uno scopo benefico; a cosa saranno destinati i fondi raccolti?
Sì, l’obiettivo è raccogliere fondi per l’allestimento di una struttura mobile che permetterà di portare questa mostra fotografica e pannelli didattici in diverse località balneari. Insieme al WWF, al Rotary e ad Italia Nostra vogliamo raggiungere quante più persone possibile, educando e sensibilizzando sulla conservazione della natura e sul benessere del nostro pianeta. Inoltre, tutto il progetto si integra con quello già in essere di Italia Nostra “Mare Garganum” che ha già coinvolto numerose scuole in attività di educazione ambientale sulle spiagge del Gargano.

La spiaggia è descritta come un luogo di meditazione, attese, saluti, partenze e tanto altro. Qual è il tuo personale legame con la spiaggia?
La spiaggia per me è sempre stata un luogo di riflessione e pace. Ogni volta che cammino sulla sabbia o ascolto il rumore delle onde, sento una connessione profonda con la natura e con me stesso. È un luogo che mi ha sempre ispirato a guardare oltre il quotidiano, a pensare in modo più ampio e a trovare equilibrio. Questo legame personale è qualcosa che ho cercato di trasmettere attraverso le mie fotografie.

Hai parlato dell’impatto umano sulla spiaggia. Quali sono i principali problemi che hai osservato e che speri di evidenziare con questa mostra fotografica?
Purtroppo, l’impatto umano sulla spiaggia è evidente in molti modi. Dai rifiuti plastici che si accumulano, dai resti del “mercato” estivo, agli sversamenti di petrolio, fino alle carcasse di animali marini vittime delle attività umane. Questi problemi sono devastanti per l’ecosistema e rappresentano una minaccia per la biodiversità. Con questa mostra fotografica, spero di sensibilizzare il pubblico su questi temi e incoraggiare azioni concrete per ridurre il nostro impatto negativo e proteggere questi preziosi ambienti naturali.

Come pensi di toccare la sensibilità delle persone e trasmettere efficacemente questo importante messaggio ambientalista?
Credo fermamente che, per incoraggiare un cambiamento positivo nei comportamenti, sia più efficace mostrare i benefici delle buone azioni piuttosto che insistere sulle conseguenze negative dei comportamenti sbagliati. Un esempio semplice può illustrare questo concetto: per insegnare a mantenere un ambiente pulito, bisogna offrire un contesto che sia sempre ordinato e armonioso. È la bellezza, l’armonia e il benessere che derivano da un ambiente curato a ispirare comportamenti virtuosi. Sono convinto che dobbiamo educare alla bellezza, abituando le persone a riconoscerla e apprezzarla. Se una persona arriva in spiaggia aspettandosi di trovare un luogo pulito, dove ammirare le meraviglie della natura e rilassarsi di fronte a un tramonto sereno, sarà naturalmente portata a preservare quella bellezza. Al contrario, se ci si abitua a immagini di degrado, non solo si perde il piacere e il benessere, ma si è anche più inclini a comportamenti disattenti e impattanti per l’ambiente.

Hai parlato della spiaggia come “non luogo”. Puoi chiarirci meglio cosa intendi con questa espressione?
Quando parlo della spiaggia come “non luogo”, mi riferisco a uno spazio che, soprattutto durante la stagione estiva, diventa un punto di incontro temporaneo e anonimo per persone provenienti da contesti diversi. La spiaggia, in questo senso, si trasforma in un luogo di transito una sorta di “mercato”, dove le interazioni sono spesso fugaci e superficiali. Nonostante l’affollamento, le
persone vivono momenti di isolamento, immersi nei loro pensieri o nelle loro attività, senza creare legami duraturi con l’ambiente o con gli altri presenti. È un luogo che, pur essendo fisicamente definito, si svuota di identità specifiche, diventando un palcoscenico per incontri occasionali e storie che si intrecciano solo per brevi istanti. Questo aspetto della spiaggia, in contrasto con la sua
bellezza naturale e il suo significato storico, offre una riflessione interessante su come viviamo e percepiamo gli spazi pubblici e la nostra connessione con l’ambiente.

Hai in programma altre iniziative future legate alla tematica della spiaggia e della conservazione?
Sì, stiamo lavorando su diverse iniziative future. Oltre alla struttura mobile, stiamo pianificando workshop educativi per le scuole e collaborazioni con altre organizzazioni ambientaliste per progetti di conservazione delle spiagge. L’obiettivo è creare una rete di attività che possano amplificare il nostro messaggio e avere un impatto duraturo.

Un ultimo pensiero prima di concludere?
Vorrei solo invitare tutti a visitare la mostra fotografica e a riflettere sull’importanza della spiaggia come patrimonio naturale e culturale. Spero che questa esperienza possa ispirare un maggiore rispetto e una maggiore attenzione verso la nostra meravigliosa costa.

Add a comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ricevi le nostre storie e notizie

Premendo il pulsante Iscriviti confermi di aver letto e di accettare la nostra Privacy Policy e Termini di utilizzo