Una centenaria tradizione che ritorna ogni 14 febbraio a Vico del Gargano per il Santo Patrono San Valentino Martire. Quest’anno il maltempo ha fatto slittare la tradizionale processione al 16 febbraio, ma è ormai quasi una consuetudine popolare che la pioggia cada in questo giorno, percepita come un segno augurale per la terra.
Una festa sotto il segno dell’amore dove San Valentino è il santo per eccellenza, in tutto mondo. Protettore degli innamorati, e non solo, perché proprio nella cittadina di Vico la bivalenza protettrice del Santo è alquanto particolare, difatti San Valentino è anche protettore delle arance. Questo agrume che nel Gargano ha acquisito la sua tipicità con la denominazione di Arancia Duretta del Gargano IGP , è una delle tante eccellenze garganiche, esportata persino negli Stati Uniti agli inizi del XIX secolo. Uno straordinario prodotto di questa terra che può definirsi “frutto dell’amore” rappresentato dai suoi fiori bianchi che sono spesso associati alla purezza, all’amore eterno e come buon auspicio.
All’arancia e all’artigianato locale è incentrata anche il mercatino di Terrarancia, la manifestazione giunta alla terza edizione che racconta la storia, le tradizioni e le tipicità attraverso i prodotti di Vico e dintorni. Quest’anno ha visto la partecipazione di numerosi stands tra specialità agroalimentari e creazioni artigianali per tutti e tre i giorni dal 14 al 16 febbraio.
Tanta è stata la partecipazione, da ogni parte della Puglia e dell’Italia, per l’attesissima processione del Santo. Il lungo corteo religioso, composto dalle molte confraternite locali, si è svolto per le vie della città addobbate ad ogni angolo da arance benedette e foglie di alloro. Un’alta presenza è stata data anche dagli innamorati che hanno rinnovato il rito per la promessa di amore eterno nel caratteristico e strettissimo “Vicolo del Bacio”, una viuzza larga soltanto 50 centimetri.
La veste di festa che ha abbracciato tutta Vico, uno dei borghi più belli d’Italia, è stata una delle più belle e sincere manifestazioni d’amore. Bene trasmesso anche verso un territorio dalle grandi capacità, da chi ci vive e da chi lo visita, segnale incoraggiante verso una destagionalizzazione possibile.
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