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Caso-Carlantino: Stato coprirà i costi dell’affidamento minori, non più i comuni

CARLANTINO (Fg) – Il Governo, nel disegno di legge di Bilancio, ha inserito una norma che cambia l’affidamento dei minori da parte dei tribunali per i minorenni. Oggi le spese dei minori che vengono assegnati alla tutela del sindaco sono a carico dei Comuni. Se la misura sarà confermata nell’iter di approvazione della legge di Bilancio, il costo del mantenimento passerà nelle mani dello Stato. È quanto ha annunciato Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia, nella conferenza stampa in cui ha illustrato le novità che saranno introdotte dalla nuova manovra economica. Un provvedimento che Graziano Coscia, sindaco di Carlantino, auspicava da tempo e per il quale si è battuto con determinazione, portando all’attenzione dei media nazionali e delle istituzioni a ogni livello il caso-Carlantino, che rischia il dissesto per i costi che sta sostenendo in seguito all’applicazione di un Codice Rosso. “Era ora”, commenta soddisfatto il sindaco Coscia. “È esattamente ciò che chiedevamo da mesi – aggiunge – ed è quanto abbiamo chiesto anche lo scorso 24 settembre nell’incontro a Roma con la ministra per la Famiglia Eugenia Maria Roccella, che ringrazio ancora per aver portato la questione nelle riunioni del Consiglio dei ministri. Un ringraziamento va anche al vicepresidente di Anci Puglia, il sindaco Noè Andreano, che all’interno dell’associazione che unisce tutti i Comuni si è fatto portavoce e promotore di una questione da cui dipende il futuro di Carlantino e quello di tante altre realtà comunali come la nostra”.  Il “caso-Carlantino” è legato all’applicazione della legge del Codice Rosso a una famiglia del piccolo borgo del Foggiano che affaccia sulla diga di Occhito. Più di un anno fa, una donna di Carlantino con i suoi quattro figli veniva condotta presso una casa rifugio di Cerignola, a seguito della denuncia fatta dalla stessa cittadina contro le minacce telefoniche ricevute dal coniuge. Quella denuncia ha attivato procedure e azioni previste dal Codice Rosso. Il problema è che il costo dell’alloggio presso la casa rifugio è a totale carico del Comune di Carlantino. Il costo è pari 375 euro al giorno, ben 11.250 euro al mese e 135mila euro all’anno. Ad oggi, l’ente carlantinese è debitore di quasi 200.000 euro nei confronti della casa rifugio. Una cifra enorme e insostenibile per un Comune che si trova in una situazione finanziaria alquanto precaria, oltre a essere entrato in un piano di riequilibrio finanziario stabilito dalla Corte dei Conti.

Lo scorso 24 settembre, Graziano Coscia è stato ricevuto a Roma dalla ministra per la Famiglia, Eugenia Maria Roccella. L’incontro era stato convocato dalla stessa ministra in seguito all’appello, lanciato dal primo cittadino carlantinese, volto a scongiurare il fallimento del proprio ente comunale a seguito dell’applicazione di una misura relativa al Codice Rosso. “Voglio ringraziare anche Giandonato La Salandra, deputato di Fratelli d’Italia, che di quell’incontro è stato il promotore: il suo impegno è stato determinante. I miei ringraziamenti vanno a tutte le personalità della politica e delle istituzioni che, ciascuna secondo le proprie prerogative, hanno ascoltato il nostro grido d’aiuto cercando di contribuire alla risoluzione del problema. Se la vicenda-Carlantino e i tanti casi simili sparsi per l’Italia troveranno una soluzione attraverso questa ultima decisione annunciata dal Governo, sarà una vittoria di tutti, e io sarò felice e orgoglioso del fatto che il nostro piccolo comune sia riuscito a dare un grande contributo a questo risultato”.

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