Il Regno Unito ha iniziato a fare i conti con il coronavirus, a oggi sono quasi 15.000 i casi confermati, tra questi c’è persino il primo ministro Boris Johnson. A Londra, metropoli dove è alta la presenza degli italiani, vive da parecchi anni Sara Mastropaolo, una ragazza di 24 anni di Vico del Gargano. Sara è baby sitter presso una famiglia inglese con la quale vive, studia per diventare istruttrice di fitness e allo stesso tempo fa parte di una compagnia di danza.
In un video collegamento, di ieri 26 marzo, Sara ha raccontato la situazione del coronavirus nel Regno Unito dando aggiornamenti e pareri in riguardo. “Fino a una settimana fa eravamo tutti in giro, nei locali, nonostante si sapeva che la situazione sarebbe peggiorata molto velocemente – ha dichiarato Sara – da tre giorni il primo ministro Boris Johnson ha annunciato il lockdown, vale a dire la quarantena. Si può uscire da casa solo per emergenze mediche, per andare a lavorare o per svolgere attività fisiche”. Nonostante l’annuncio del primo ministro, c’è ancora molta gente nelle metropolitane di Londra. “La gente sembra non aver ascoltato le regole” – ha detto Sara – non si rendono conto della gravità della situazione, le metropolitane di Londra sono ancora molto affollate”.
Nella nazione sono state adottate tutte le norme per frenare il contagio, quali la chiusura delle scuole e dei ristoranti, permettendo soltanto l’apertura di attività necessarie come le farmacie e le banche, a orari limitati. Come sta accadendo in Italia, anche in Inghilterra la gente manifesta la propria vicinanza a chi sta lottando contro l’emergenza con dei flash-mob, in questo caso applaudendo al NHS, il sistema sanitario della nazione.
“Avevo pianificato dei viaggi – ha concluso Sara – Siamo tutti sulla stessa barca, questa situazione ha portato veramente un grande impatto sul benessere fisico e psicologico, ma bisogna avere fiducia, essere forti, perché è tutto quello che abbiamo”.