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Curato e rimesso in libertà il capriolo di Celle di San Vito

Era stato trovato ferito e consegnato alla sindaca Palma Maria Giannini. La collaborazione del Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università Aldo Moro di Bari. Prime cure dal veterinario di Faeto Achille D’Aloia, l’intervento delle Guardie Ambientali di Foggia. Lavoro di squadra con carabinieri, polizia municipale e Osservatorio Faunistico di Bitetto.
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CELLE DI SAN VITO (Foggia) – È stato rimesso in libertà il cucciolo di capriolo trovato ferito nei giorni scorsi nel territorio del comune di Celle di San Vito. Una volta aperto il contenitore di protezione, si è liberato con un balzo e ha preso la direzione del bosco. All’evento era presente la sindaca di Celle di San Vito, Palma Maria Giannini. Assieme a lei anche alcuni esperti del Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi “Aldo Moro” di Bari, il maresciallo della Stazione dei Carabinieri di Faeto Gianni Lapio, il vigile urbano di Celle di San Vito, Vito Girardi e il consigliere comunale Michele Agriesti. Per salvare la vita all’animale, si è subito attivato un lavoro di squadra che ha coinvolto, oltre a Celle di San Vito, anche Faeto, Foggia, Bari e Bitetto. Tutti insieme, hanno scritto il lieto fine alla vicenda. “Vedere il capriolo uscire dalla gabbia e saltellare verso l’interno dei boschi è stata un’emozione fortissima – ha dichiarato la sindaca Giannini – il cucciolo mi è stato consegnato a casa con una importante ferita. Ci siamo subito attivati contattando il veterinario di Faeto, Achille D’Aloia che ha prestato i primi soccorsi all’animale”.

Celle di San Vito lavoro di squadra per liberare il capriolo

Con l’intervento del veterinario d’Aloia, il maresciallo Gianni Lapio ha messo subito in azione la macchina di salvataggio per l’animale. Avvisate le Guardie Ambientali Gadit della sezione di Foggia, il cucciolo è stato trasferito in un centro di cura specializzato, l’Osservatorio Faunistico Regionale di Bitetto, dove è stato curato e rimesso in piena salute. Il cucciolo è stato reimmesso nel suo territorio. Probabilmente fa parte di una famiglia di caprioli che vive libera da diversi anni fra i comuni di Celle di San Vito e Faeto.

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