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Distrutto l’antico tratturo della Valle dei Mulini ad Ischitella per rubare una macina secolare

A denunciare l’accaduto è l’associazione “Il Quadrato Magico”: “È un colpo al cuore!”

ISCHITELLA (FG) – L’antico sentiero escursionistico “tratturo di San Rocco”, un’importante via storica che collega Ischitella e Rodi Garganico, attraversando la Chiesa di San Rocco ed immergendosi nella suggestiva Valle dei Mulini, ha subito una devastante distruzione da parte di ignoti. A denunciare il danneggiamento di questo prezioso sito naturale e storico è l’associazione “Il Quadrato Magico”.

Recentemente ristrutturato nel 2022 grazie ai finanziamenti del GAL Gargano nell’ambito dell’intervento 2.6 “Sentieri di incontro”, con il progetto “Il verde circolare lungo i sentieri d’acqua e i giardini di agrumi”, il tratturo di San Rocco fa parte della Rete Storica dei Tratturi ed è inserito in una Zona di Protezione Speciale (ZPS) per la sua rilevante importanza naturalistica. Durante questo progetto, il sentiero era stato riportato alla sua struttura originaria, recuperando gli antichi gradoni in pietra. Lungo il percorso era presente anche un’antica ed enorme macina, elemento chiave del complesso della Valle dei Mulini.

Durante un sopralluogo effettuato in questi giorni dall’associazione “Il Quadrato Magico”, è stata scoperta l’alterazione del sito con un vero e proprio sventramento del sentiero, la distruzione dei gradoni in pietra e il furto della macina. Il motivo di questo scempio risiede nel furto della macina stessa, di grandi dimensioni, che un tempo alimentava il funzionamento dei mulini, già menzionati in documenti risalenti all’epoca medievale. Sul posto sono state rilevate tracce di mezzi meccanici pesanti, chiari segni di un’operazione condotta senza autorizzazione al fine unico di depredare.

L’associazione ha immediatamente richiesto l’accertamento dei fatti. “È stato un colpo al cuore – ha riferito un referente dell’associazione – siamo profondamente sconvolti dalla devastazione di un patrimonio di inestimabile valore per la nostra comunità. Sia il sentiero che la macina erano degli elementi che appartenevano alla nostra identità collettiva. Chiediamo un’indagine approfondita su quanto accaduto, al fine di identificare i responsabili di questo atto vergognoso. La tutela del nostro patrimonio storico e naturale doveva, deve e dovrà essere una priorità assoluta. Organizzeremo presto una serie di iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica”.

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