Don Matteo Di Conzo, nato nel 1932 a Zapponeta, ha dedicato gran parte della sua vita alla guida della comunità religiosa di Ischitella. Quest’anno ricorre il suo sessantesimo anniversario di sacerdozio e i suoi fedeli hanno voluto affettuosamente ringraziarlo per tutta la sua dedizione alle vicende cittadine come guida e sostegno, anche adesso che ha ben 87 anni. Abbiamo avuto l’occasione di parlare direttamente con Don Matteo Di Conzo, che ci ha raccontato dei momenti più salienti della sua vita.
L’ordinazione e l’assistenza all’Istituto Sacro Cuore di Manfredonia
Ci riferisce “fui ordinato sacerdote nella parrocchia di Zapponeta il 12 luglio 1959. Il 16 luglio dello stesso anno celebrai la prima messa solenne, sempre nella stessa parrocchia”. E continua “dal 1959 al 1962 ho fatto l’assistente nell’Istituto Sacro Cuore di Manfredonia”.
Per i due anni successivi la morte dell’arciprete Don Eustachio Azzarone, avvenuta nel 1961, Ischitella rimase senza parroco. In questo periodo la parrocchia è stata retta dal Mons. De Simio, Vicario Arcivescovile per la Diocesi di Vieste, il quale, nonostante il poco tempo da dedicare, ha avuto modo per farsi apprezzare dalla comunità. Suo coadiutore permanente è stato proprio Don Matteo Di Conzo. Da articoli dell’epoca si deduce che Don Matteo ha avuto modo di farsi apprezzare per la sua profonda cultura e le sue spiccate qualità organizzative. Inoltre, ha saputo rapidamente conquistare la stima e l’affetto di tutti i cittadini, per il suo “fervoroso zelo” e per l’inappuntabile ed austero tenore di vita.
L’arrivo ad Ischitella
Era il 1966 quando Don Matteo fu nominato arciprete di Ischitella con la bolla di S.E. Mons. Cesarano, Arcivescovo di Manfredonia e Vieste. La bolla venne letta nella Chiesa di Santa Maria Maggiore di Ischitella da Mons. De Simio, di fronte ad un’immensa folla di fedeli presenti anche al di fuori della chiesa.
Nel pomeriggio della stessa giornata la celebrazione proseguì con un’imponente processione, accompagnata in uno scenario fiabesco da centinaia di fiaccole. L’arcipretura di Don Matteo ad Ischitella presso la Parrocchia di Santa Maria Maggiore sarà dal 1962, dopo la morte di Don Eustachio Azzarone, fino al 2000.
A Ischitella, durante i circa 40 anni di arcipretura, ha realizzato diverse opere. Ha dotato della Chiesa Madre di una casa parrocchiale attualmente esistente, inoltre per ben due volte ha cercato di realizzare dei restauri alla stessa. Importante da tenere conto è stata la sua capacità di rendere, per ben due volte, agibile la Chiesa del Purgatorio che attualmente è in stato di abbandono.
Amministratore parrocchiale a Cagnano Varano e arciprete a Vico del Gargano
Nel 2002, per circa un anno, ha avuto la funzione di amministratore parrocchiale presso la Parrocchia di San Francesco a Cagnano Varano. Successivamente, dal 2004 al 2012 è stato arciprete delle parrocchie di Santa Maria Assunta e di San Marco Evangelista a Vico del Gargano. In questa cittadina ha fatto compiere gli ultimi lavori di restauro definitivi alla Chiesa Matrice dedicata alla Beatissima Vergine Assunta.
Una vita tranquilla e serena
Don Matteo continua a raccontare la sua storia: “nelle tre realtà di Ischitella, Cagnano Varano e Vico del Gargano, ho vissuto una vita tranquilla, incontrando tanta brava gente che mi ha rispettato e amato”.
All’età di 80 anni, nel 2012, è andato in pensione ritirandosi definitivamente ad Ischitella dove vive attualmente. Afferma “attualmente vivo a Ischitella una vita tranquilla e serena, la mia vita privata è caratterizzata dalle preghiere, dalla meditazione e dalle mie solite passeggiate nel primo pomeriggio e nella tarda serata di ogni giorno, incontrando tanta brava gente che mi ama e mi rispetta. Alla veneranda età di 87 anni sono felice di vivere la mia vita nella semplicità”.
60 anni di sacerdozio
Dal 12 luglio 1959, giorno della sua ordinazione sacerdotale, sono passati esattamente 60 anni. Ed è proprio questa domenica 21 luglio che la comunità religiosa di Ischitella ha voluto festeggiare questo importante anniversario. La cerimonia si è svolta nella stessa chiesa che lo ha visto subentrare ad Ischitella, la Chiesa di Santa Maria Maggiore, con la presenza dell’attuale arciprete Don Berardino Iacovone. Ischitella tutta non smetterà mai di ringraziare la figura umana e religiosa di Don Matteo Di Conzo, sempre interessato a valorizzare le attività cattoliche. Il buon pastore che di tutto il gregge è amorosa guida e sostegno.
“Durante tutto questo periodo si sono verificate nella mia vita alcune realtà belle e anche realtà non belle” ci confida “le cose più gradite sono quelle di aver regalato alla chiesa tre belle vocazioni sacerdotali: Don Luigi Cintoli di Zapponeta, Don Lazzaro Molinaro di Ischitella e Don Nicola Iacovone di Vico del Gargano”.
Poi vuole rivolgere un pensiero all’attuale parroco di Ischitella Don Berardino Iacovone “sono tanto affezionato e gli voglio bene come ad un figlio. È un ragazzo giovane, bravo e intelligente. Mi auguro che gli abitanti di Ischitella apprezzino le belle virtù della sua vita sacerdotale”. E infine ringrazia la popolazione “certamente non posso non rivolgere un vivo ringraziamento alla città di Ischitella che considero la mia città”. A queste parole non possiamo che ripetere ancora tanti auguri Don Matteo!