ORSARA DI PUGLIA (Fg) – Il pane raffermo ha tradizioni antichissime in Italia e in tutti i Paesi del Mediterraneo. È sinonimo di buone pratiche contro lo spreco alimentare, per il riuso e il recupero degli alimenti. A Orsara di Puglia, la cultura del pane è profondamente radicata. In paese è ancora attivo un antico forno a paglia in cui dal 1526 si cuoce l’impasto di farina, acqua, sale e lievito.
Mercoledì 7 agosto, a Orsara di Puglia, si svolgerà la prima edizione della “Festa del pane raffermo”: un’intera giornata, dal mattino fino a notte inoltrata, con laboratori, convegni, degustazioni, musica e un dj set finale per ballare facendo le ore piccole.
Alle ore 10, bambini e ragazzi del Centro Estivo comunale saranno impegnati letteralmente a mettere le mani in pasta con il “Laboratorio magico antispreco”. Alle ore 11, in aula consiliare si terrà il convegno incentrato su “Storie di pane e di immigrazione”. “Guadagnarsi il pane” ha un significato preciso, il sostentamento per sé stessi e per i propri cari che spesso ha condotto e ancora conduce a lasciare la propria terra e andare altrove a cercare lavoro. Alle ore 20, in Corso della Vittoria aprirà il “Mercato delle eccellenze orsaresi” con degustazioni gratuite. Stesso luogo e identico orario anche per l’apertura dello stand laboratoriale “Ricreiamo musica”, dove si sperimenterà la costruzione di strumenti musicali da materiali di scarto. Il laboratorio sarà tenuto dal Maestro Elena De Bellis. Dalle ore 20 e fino alla mezzanotte, in via Caracciolo, degustazioni gratuite presso l’antico forno a paglia del 1526 di Pane e Salute. Alle ore 21, in Corso della Vittoria, spazio alla musica dei Tarantula Garganica. Alle ore 21.30, la partenza da Porta San Pietro per una visita guidata in notturna ai luoghi del borgo. Dalla mezzanotte in poi, il Dj Set di Frankie D. La Festa del pane raffermo e l’idea alla base dell’iniziativa sono stati finanziati dalla Regione Puglia, che ha voluto valorizzare un evento fortemente centrato sulla valorizzazione del pane, delle eccellenze enogastronomiche locali e sulla promozione di pratiche contro lo spreco alimentare.
Un evento che ha un forte valore di integrazione e inclusione tra le diverse generazioni, fra i nonni che ancora preservano l’antica sapienza del pane raffermo e i nipoti ai quali vengono tramandate tradizioni, buone pratiche e conoscenze in tema alimentare e non solo.