VICO DEL GARGANO (FG) – Il giudizio della giuria tecnica e il giudizio della giuria popolare, nell’ambito del concorso della terza rassegna teatrale del Festival TEATRO POPOLARE del Gargano, hanno assegnato la vittoria alla compagnia Camomilla a Colazione con la piece “VENERDI 17, DUE PRETI DI TROPPO” Un inedito racconto di cronaca vera portato in scena con la leggerezza delle fiabe e con la poesia che solo il teatro sa esprimere. Il fatto si dipana dentro la triste vicende della “TERRA DEI FUOCHI”, un’area fra le province di Caserta e Napoli trasformata in discarica fumante che per anni ha sparso veleni e odori sulle comunità residenti. Il testo, la regia e la bravura della compagnia ci ha messo di fronte al tema della rassegnazione, del silenzio, dell’indifferenza delle autorità e del ritrovato riscatto costruito intorno ad una chiesetta abbandonata riportata in vita de due preti coraggiosi. Lentamente, ma sistematicamente, come si ricostruisce l’anima e la vita della chiesetta così si ricostruisce il cuore pulsante e la speranza di una comunità che non si rassegna e ritrova le vie del riscatto.
Per una di quelle strane coincidenze astrali mentre la compagnia ci raccontava questi fatti la Corte europea dei diritti umani condannava l’Italia perché “non ci sono prove sufficienti di una risposta sistematica, coordinata e completa da parte delle autorità nell’affrontare la situazione della Terra dei Fuochi”, mentre i progressi nella valutazione dell’impatto dell’inquinamento sono stati lenti. La Corte sottolineava inoltre che lo Stato non è stato in grado di dimostrare di aver preso tutte le azioni penali necessarie per combattere lo smaltimento illegale di rifiuti nell’area. Anzi, alcune informazioni sono state coperte per lunghi periodi dal segreto di Stato”. Ci ha pensato, magnificamente, la Compagnia Camomilla a Colazione facendo parlare due preti di frontiera e una chiesetta abbandonata.
Alla Compagnia di Visciano è andato il PRIMO premio del Festival, completato dal migliore spettacolo per il pubblico; migliore caratterista a Luigi Scafuro; migliore attore ad Antonio La Manna.
Con le nostre CONGRATULAZIONI.