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Finalmente una luce per l’Abbazia di Kalena?

Si è conclusa così la litania dopo il rosario recitato presso l’abbazia di Santa Maria di Kàlena.

“Regina di Kalena prega per noi; Regina della nostra Peschici, prega per noi”. Si è conclusa così la litania dopo il rosario recitato presso l’abbazia di Santa Maria di Kàlena in occasione dell’annuale festa dedicata alla natività della Vergine, che durante la pandemia era stata sospesa per le norme anticovid.

L’abbazia di Kalena, nell’unico giorno di apertura annuale, ha aperto le sue porte (non tutte, per la verità) ai visitatori che, in ordine sparso, come da tradizione, si sono recati a visitare l’abbazia e a recitare una preghiera.

Molti i turisti italiani e stranieri che non si sono lasciati sfuggire la preziosa occasione.

Don Tonino Zoccano, alla fine della funzione liturgica che, iniziata in paese con una santa messa nella Matrice di Peschici, si è conclusa in un “cammino”, dalla rotatoria di Kàlena alla chiesa nuova dell’Abbazia, prima della rituale benedizione, ha espresso ai fedeli le sue impressioni, il suo sentimento: “Ogni volta che entro in questo luogo, per me è un’emozione molto forte, credo che, prima o poi, oggi o domani, si possa celebrare l’Eucarestia in questo luogo. La speranza è che questo avvenga quanto prima. Che Dio, con l’intercessione di Maria, possa illuminare i cuori di coloro che potrebbero far sì che questo luogo diventi un luogo dove, oltre a celebrare l’eucaristia, possa riapparire la bellezza della nostra fede, di noi peschiciani, per questa chiesa di Calena. Portate nel cuore questo momento, portate nel cuore questo luogo!”.

È intervenuto anche il sindaco Franco Tavaglione: “Sento il bisogno di ringraziare i presenti, il Centro studi Martella, come ogni anno sempre presente in questa giornata, e che ha portato avanti, insieme ad altri protagonisti ad altri attori, una battaglia per far sì che questo monumento potesse ritornare allo splendore di una volta. Ringrazio la famiglia Martucci, con la prof ssa Pina Cutolo che ha tenuto l’abbazia aperta affinché potesse essere visitata da quanti sentissero il bisogno e la necessità di farlo. Qualche novità c’è. La famiglia Martucci ha presentato un progetto per la candidatura a un finanziamento del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza). Sono fondi straordinari che saranno spesi sul territorio e che serviranno anche a recuperare beni storico-architettonici come l’abbazia di Kalena. Quando la famiglia Martucci ha chiesto la condivisione dell’ iniziativa, non ho esitato a sottoscrivere il mio sostegno e l’ho fatto in nome della comunità peschiciana, in nome di questa grande comunità, con lo spirito e l’animo di generosità, di solidarietà e soprattutto di gratuità. Sono convinto che questa iniziativa possa portare e supportare una nuova era, una nuova stagione di condivisione.

Spero che il 2022 possa rappresentare veramente l’anno della svolta. E allora aspettiamoci un futuro roseo e un futuro più bello per Peschici e per Kalena”.

Per quanto ne sappiamo, il progetto del Pnrr riguarda il rifacimento dei due solai dell’ala dell’ex convento di Kalena un tempo abitato dai Martucci (inagibile da almeno una ventina d’anni), e non delle due chiese su cui da 25 anni si è acceso il dibattito e su cui la questione rimane aperta.

La speranza di tutti è che l’abbazia possa veramente tornare alla fruizione collettiva dei fedeli e dei “cittadini del mondo” che ogni anno scelgono Peschici e il Gargano per le loro vacanze, oltre che alla fruizione strettamente padronale.

Teresa M. Rauzino

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