FOGGIA – È stato presentato ieri mattina nella nuova biblioteca della facoltà di Economia dell’Università di Foggia il progetto artistico che Felice Limosani, “un figlio di Foggia di cui dobbiamo essere orgogliosi” ha detto l’assessora alla Cultura Alice Amatore, vorrebbe realizzare all’interno dei Campi Diomedei. È stato lo stesso artista, noto in tutto il mondo per la sua spiazzante versatilità e costante spinta innovativa, a fare chiarezza su diversi aspetti che hanno alimentato polemiche. In particolare:
1. “Nessuno ha mai immaginato di togliere risorse pubbliche alla comunità”: il costo delle due installazioni, stimato tra i 200 e 250mila euro, sarebbe coperto da dieci mecenati privati, “imprenditori che non hanno alcun interesse diretto, e che preferiscono restare anonimi, per pudore e non volere un ritorno pubblicitario dall’iniziativa”. Con loro interloquisce la Fondazione Monti Uniti, presente alla conferenza con il presidente Aldo Ligustro;
2. “E’ una proposta: le polemiche dovrebbe essere fatte a partire dal contenuto. L’arte è uno strumento che riflette e interroga le condizioni sociali, politiche e culturali del suo tempo. Al di là del soggettivismo estetico, è un veicolo di comunicazione e comprensione di idee complesse e profonde, che spesso sfuggono alla semplice articolazione verbale.
3. “ Il nucleo concettuale dell’opera risiede nella fusione di due simboli universali: un traliccio e un cuore. Insieme evocano due figure umane che rivolgono i cuori al cielo, in un’allegoria che parte da una denuncia implicita per culminare in un messaggio di speranza rivolta alla nuova rivoluzione che ci sta per travolgere, l’Intelligenza Artificiale, e suggerisce azioni concrete che affinché non si ripetano gli errori del passato”.
4. “La speranza non ti abbandona” è il tema dell’anno giubilare 2025. La riflessione che pone l’opera di Limosani ha incontrato l’entusiasmo della Curia Vescovile perché è in totale armonia concettuale e culturale tanto che poterebbe aprire idealmente il Giubileo nella nostra città.
5. “Nessuna volontà di deturpare il Parco: verranno considerati attentamente tutti i rilievi che verranno mossi”.
La sindaca Maria Aida Episcopo ha espresso il suo convinto apprezzamento, nella sua percezione è “un segnale di rinascita e identificazione, personale e collettiva”. L’assessore all’Urbanistica e Lavori pubblici Giuseppe Galasso ha chiarito che i Campi diomedei sono “un parco cittadino all’interno del quale sono state rinvenute presenze archeologiche, di cui si ha la massima considerazione e salvaguardia”.
Sarà un Comitato scientifico temporaneo costituito per l’occasione a svolgere opportune analisi di valorizzazione artistica e contestualizzazione dell’opera, utili a supportare l’intero procedimento amministrativo occorrente all’esecuzione. Seguirà un passaggio in Consiglio comunale, chiamato a deliberare sulla volontà di acquisire l’opera al patrimonio comunale, e successivamente saranno avviate le procedure con le relative richieste di autorizzazioni secondo le competenze vigenti.
Se realizzata, sarebbe la prima opera pubblica a Foggia realizzata interamente con capitale privato.
Fonte: Città di Foggia.