Un viaggio nella roccia del Gargano, lungo milioni di anni, per il terzo appuntamento di “Gargano RestArt 2020” promosso dall’Assessorato alla Cultura e dalla Presidenza del Consiglio Comunale di Ischitella. Un tema ampio, approfondito, che è stato al centro dell’incontro “C’era una volta il Gargano: Un viaggio attraverso le ere geologiche” discusso dal Prof. Michele Morsilli, docente di Geologia e Sedimentologia presso il “Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra” dell’Università di Ferrara.
Il Prof. Morsilli ha introdotto l’argomento partendo dalla formazione del Gargano, dalla sua origine geologica evidenziando come alcune caratteristiche del periodo Mesozoico siano comuni a quelle riscontrate sulle Isole Bahamas, nei Caraibi. Si è proseguito il discorso, con l’avanzare delle ere, alla comparsa dei dinosauri citando i ritrovamenti di varie impronte, attribuibili ad animali di notevoli dimensioni, sulla superficie di alcune rocce in una cava nei pressi di Borgo Celano. La scoperta, condotta dal team di geologi cui partecipò lo stesso Morsilli, fece il giro del mondo comparendo in prima pagina sul Corriere della Sera e sul The New York Times.
A seguire si è trattato anche dei terremoti che hanno scosso il Gargano nell’ultimo millennio, specie le disastrose scosse del 1627, con epicentro tra Poggio Imperiale e Apricena, e del 1646 che colpì maggiormente la zona settentrionale del promontorio. Un appunto importante è stato portato all’attenzione per quanto riguarda i maremoti che seguirono queste due scosse, e che probabilmente, contribuirono alla formazione per sedimentazione, insieme ad altrettanti maremoti precedenti, dei due istmi dei laghi di Lesina e Varano