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Il Fossato dell’Amore ad Ischitella: la rinascita del centro storico grazie ad Antonio Caputo

Intervista ad Antonio Caputo, dell’ideatore del “Fossato dell’Amore”, presso Via Petrarca ad Ischitella (Fg), grazie al supporto dell’amica Manuela Baravalle.

Oggi abbiamo il piacere di avere con noi Antonio Caputo, un uomo la cui dedizione ha trasformato in modo straordinario il suo amato Vicolo Storto Purgatorio, ora noto come Via Francesco Petrarca. Antonio, potresti raccontarci come è iniziata questa incredibile avventura?

Antonio: Certamente! Fino ai ventidue anni ho camminato su queste strade animate da una gente vivace, costellata di volti familiari che raccontavano storie e si dedicavano a mestieri ormai scomparsi. Ricordo i volti familiari, gli anziani che raccontavano storie e i bambini che giocavano spensierati. Era un luogo di comunità. Purtroppo, nel tempo, molte di quelle persone sono scomparse, lasciando il posto al silenzio.

Quando sono tornato ad Ischitella, dopo aver trascorso tre decenni lontano, ho trovato il Vicolo Storto Purgatorio in uno stato di profondo degrado. Era diventato un luogo di malvivenza, un angolo buio della nostra comunità. Questo posto ha avuto un ruolo cruciale nella mia infanzia e non potevo permettere che rimanesse in silenzio e dimenticato. Ho sentito il dovere di intervenire e di riportare vita e dignità a questa strada, allontanando inizialmente i malintenzionati.

voce del Soprano Michela Marconi

Quali sono state le prime azioni concrete che hai intrapreso per affrontare questa situazione?

Antonio: Una mattina, affacciandomi al mio balcone, ho osservato un panorama desolante: le porte e le finestre erano chiuse, e l’eco di voci e risate dimenticate sembrava riempire l’aria. Ma la speranza è un seme forte, e quindi ho trovato conforto nella Chiesa del Purgatorio poco distante, dove un gruppo di volontari tutt’oggi lavora instancabilmente per preservare la memoria e la bellezza del luogo. È qui che ho incontrato Gianluca Giambattista, che mi ha ispirato a creare un presepe per il Natale. Nonostante le mie riserve, ho accettato la sfida e, con l’aiuto delle proprietarie del fossato, Anna Caputo e sua figlia Patrizia, ho avviato un progetto che ha letteralmente cambiato il volto della mia strada. Quel presepe è stato un successo, richiamando visitatori e donando una nuova vita al Vicolo Storto Purgatorio.

Il fossato, agli esordi dell’intervento di Antonio

E questo è stato solo l’inizio, giusto?

Antonio: Esattamente! Con l’arrivo della festa della donna, ho deciso di dedicare uno spazio creando il “Fossato dell’Amore”, un luogo che ospita una statua di Padre Pio e una madonnina all’interno di una nicchia. Con l’entusiasmo e la creatività di amici e artisti, ho iniziato a scrivere frasi e citazioni d’amore sui muri, trasformando il fossato in un giardino di emozioni. Questa iniziativa ha catturato l’attenzione non solo dei visitatori, ma anche di media e artisti, e abbiamo documentato insieme la rinascita di un luogo che sembrava perduto in un servizio di TeleNorba. Nell’abbellire questo spazio ho collaborato con la mia amica e vicina di casa Manuela Baravalle, ripristinando panchine e decorando le mura con poesie e disegni, creando un percorso artistico che ha reso il Fossato dell’Amore un luogo di incontro e cultura. È di Manuela Baravalle il disegno della coppia che si bacia, situato sul muro sopra la panchina nel giardino.

Oltre a questo ci sono piante che adornano la strada, come l’ulivo simbolo di pace, gli agrumi che sono collegati alla festività di San Valentino a Vico del Gargano e i fiori, tutto ciò racconta all’unisono l’amore. Non manca la biblioteca del passante, con i suoi libri donati, un altro ulteriore spazio che arricchisce questo angolo di cultura dove il passante può comodamente leggere seduto su una panchina all’ombra di antiche mura.

Che ruolo ha giocato la comunità locale in questo processo di trasformazione?

Antonio: La comunità ha avuto un ruolo fondamentale in tutto questo. Oggi, il Fossato dell’Amore è diventato un punto di riferimento per poeti e artisti del posto e non solo, un vero e proprio spazio di incontro e cultura, ospitando eventi come il Premio di Poesia Ischitella-Giannone. In questa manifestazione poeti da tutta Italia hanno recitato le proprie opere accompagnate dalla musica popolare del Coro SS. Crocifisso di Varano diretto dal M° Giuseppe Blenx.

Si può dir che questo è un vero viaggio collettivo, e voglio esprimere il mio sincero riconoscimento a tutti coloro che mi hanno aiutato e supportato in questo lungo il cammino: la mia amica Manuela Baravalle; il poeta Piero Caputo, per i numerosi versi presenti nel Fossato; la proprietaria del Fossato, Anna Caputo e sua figlia Patrizia; l’artista bergamasco Camillo Frigeni, che ha realizzato diverse opere sui muri; i ragazzi che hanno aiutato a trasportare oggetti per il Fossato; il sindaco di Ischitella, Alessandro Nobiletti per la donazione delle panchine; l’amministrazione comunale; l’assessore Lucrezia Cilenti per i consigli e per aver donato la libreria; lo staff di GazzettaH24 e tutti gli altri.

Recentemente, nel giugno 2023, hai ricevuto un riconoscimento dal Comune di Ischitella. Come ti sei sentito in quel momento?

Antonio: Ricevere un riconoscimento ufficiale è stato per me un grande onore e un’emozione profonda. È gratificante sapere che il mio impegno per il paese e il centro storico è stato apprezzato. Ma il mio lavoro non si è fermato qui. Il Fossato dell’Amore è oggi un simbolo di speranza e rinascita, adornato da piante e libri che raccontano storie di amore e cultura, e questo mi rende estremamente felice.

Cosa rappresenta per te questo cambiamento e quali sentimenti suscita in te?

Antonio: Ogni visita e ogni parola di sostegno che ricevo da parte delle persone mi riempie di una profonda gratitudine. Se oggi il Fossato dell’Amore è un simbolo di speranza e rinascita è anche merito di questa gente che mi ha supportato come la mia cara amica Manuela Baravalle. Persone da ogni parte d’Italia visitano il Fossato, esprimendo la loro gratitudine per il cambiamento positivo che ho portato con il mio impegno. Né è testimonianza il libro delle visite, dove i visitatori hanno lasciato le proprie emozioni trascritte dalla Francia, dagli Stati Uniti, da associazioni e da poeti.

Ultima domanda, Antonio: quali sono i tuoi sogni e le tue aspirazioni per il futuro di questo luogo?

Antonio: Sogno che il Fossato dell’Amore continui a essere un luogo di incontro e bellezza, dove le persone possano esprimere le loro emozioni e sentirsi a casa. Voglio che diventi un faro di speranza per tutti coloro che cercano un cambiamento positivo, un luogo dove la cultura e l’amore si intrecciano in un abbraccio caloroso.

L’opera dell’artista bergamasco Camillo Frigeni
Durante un evento natalizio nel centro storico
Durante un evento natalizio nel centro storico
Antonio Caputo riceve la targa di onorificenza dal sindaco Nobiletti e l’amministrazione comunale
Antonio con S.E.R. Luis Miguel Perea e il Principe Christian Agricola
Evento dei poeti del Premio di Poesia Ischitella – Giannone con la partecipazione del SS. Crocifisso di Varano diretto dal M° Giuseppe Blenx.
Evento dei poeti del Premio di Poesia Ischitella – Giannone
Antonio con il Soprano Michela Marconi
Evento durante la Festa della Donna, dopo l’intervista video di Telenorba
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