VICO DEL GARGANO (Fg) – Il leccio secolare presso il Convento dei Capuccini di Vico del Gargano, un vero e proprio monumento arboreo, non solo rappresenta un tesoro naturale di immenso valore storico e ambientale, ma svolge anche un ruolo cruciale nel sequestrare l’anidride carbonica. È quanto emerge da uno studio pubblicato sui social dal Comune di Vico del Gargano condotto dall’architetto Francesco Giglio e dal botanico Nello Biscotti.
Le dimensioni del Leccio sono impressionanti:
- Ampiezza della chioma: 19 metri
- Altezza della chioma: 10 metri
- Circonferenza del tronco: 5,50 metri
- Proiezione della chioma: 283 metri quadrati
L’albero, attraverso la sua straordinaria biomassa, ha la capacità di sequestrare una notevole quantità di CO2. Ecco una panoramica dei calcoli utilizzati per stimare questa quantità:
- Volume chioma: 2830 mc
- Volume tronco: 7,93 mc
- Volume radici: 567 mc
La biomassa totale, risultante dall’aggregato di questi volumi, è stata calcolata in 18.447 quintali. Questo significa che il Leccio potrebbe riscaldare un’abitazione per ben 90 anni!
Utilizzando formule specifiche, si è determinato che l’albero sequestra 26.403 quintali di CO2, un numero equivalente alle emissioni di circa 2640 voli aerei andata e ritorno tra Roma e New York.
Mantenere in vita questo patriarca arboreo è di fondamentale importanza non solo per la sua bellezza e il valore storico, ma anche per il ruolo ecologico cruciale che svolge nel mitigare le emissioni di CO2.
Nella mattinata di oggi il Comune di Vico del Gargano ha reso omaggio a questo maestoso leccio del Convento. L’evento, promosso dall’Amministrazione Comunale, l’I.C. Manicone-Fiorentino e la Società Botanica Italiana-Sezione Regionale Pugliese, ha lo scopo di sensibilizzare all’importanza degli alberi come i nostri più grandi alleati contro la crisi climatica. Nell’ambito della manifestazione, è stata resa nota la proposta progettuale di riqualificazione e tutela del monumento arboreo.