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Il pluripremiato chef Giammarco Angelilli torna a Lucera per arricchire l’offerta gastronomica locale

Dopo anni di successi internazionali, porta la sua visione unica di osteria contemporanea, unendo tradizione e innovazione.

LUCERA (FG) – Dopo una ventennale esperienza in giro per il mondo, lo chef lucerino Giammarco Angelilli è tornato nella sua città natale, portando con sé un bagaglio di conoscenze e successi internazionali.
Reduce da quattro anni alla guida del prestigioso St.James Restaurant di Bushey, Londra, dove ha conquistato riconoscimenti di valore come il Premio Rosetta, assegnato dall’Automobile Association inglese, una delle più importanti guide gastronomiche oltremanica, oppure la “Piccola Gemma della zona ovest di Londra”, assegnata dalla Good Food Guide, mentre la guida Hardens l’ha inserito nel “100 Best Restaurant Uk”, insignito pure come miglior ristorante della regione dell’Hertfordshire  e infine Top3 della Gourmet Guide, Angelilli è pronto ad arricchire la scena gastronomica locale.

Il suo percorso professionale lo ha visto toccare ogni continente, dagli Stati Uniti (Chicago e New York) all’Asia (Mumbai, in India), passando per una formativa esperienza casearia in Francia, acquisendo quindi tecniche che propone nei suoi piatti anche di ispirazione internazionale.

A Lucera, Angelilli è già ripartito con una nuova idea di cucina e accoglienza che in realtà fanno parte da sempre del suo bagaglio culturale e di conoscenza delle materie prime, gettando le basi per un’osteria contemporanea, un concetto nuovo per queste latitudini. Un luogo dove la tradizione culinaria viene reinterpretata con un tocco di modernità, sia nel menu che nell’ambiente.

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“Ho immaginato un posto dove rielaborare e rinnovare la tradizione culinaria – ha spiegato direttamente Angelilli -, combinando la semplicità e l’accoglienza tipiche dell’osteria con influenze moderne, sia dal punto di vista gastronomico che estetico. In una osteria tradizionale, l’attenzione è sempre stata rivolta al cibo come elemento di condivisione e convivialità, ma in questo caso si aggiungono nuovi concetti e approcci: la ricerca di ingredienti di alta qualità, una cucina che mescola tradizione e innovazione, ma soprattutto un ambiente che cerca di comunicare un’esperienza completa, in cui l’atmosfera, il design e la cultura convivono con il piatto che viene servito”.

L’attenzione ai dettagli, la ricerca di ingredienti di alta qualità e la passione per la cultura locale sono gli ingredienti che rendono unica la visione di Angelilli. “La mia osteria contemporanea – rivela lo chef – è un luogo dove ogni dettaglio, dall’arredamento alla musica, è pensato per creare un’esperienza sensoriale unica. Non un semplice pasto, ma un viaggio emozionale attraverso cibo, arte, design e accoglienza. Una cucina che esplora nuove tecniche e abbinamenti, pur rimanendo legata alla tradizione e alla cultura del territorio. Un incontro tra passato e futuro, dove ogni piatto racconta una storia”.

E se si scorre il curriculum di Angelilli, ci sono già tracce di questa proiezione, perché il suo primo locale aperto in proprio a Londra si chiamava Osteria Modigliani che per diversi anni è stato un vero e proprio gioiello cittadino, attirando l’attenzione di clientela variegata e critici in grado di apprezzare la qualità di ogni aspetto del suo allestimento. Un ritorno alle origini, dunque, che promette di portare una ventata di novità e sapori autentici nel cuore di Lucera.

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