Per tutti coloro che desiderano conoscere la millenaria abbazia di Peschici, l’abbazia di Kàlena quest’anno sarà aperta al pubblico dalle ore 10.00 di mattina fino a sera.
La messa in Chiesa Madre e il “cammino” all’Abbazia di Kalena hanno un particolare valore religioso e culturale. In questi anni di pandemia, la tradizionale festa non si era più svolta, per motivi di sicurezza anticovid.
Kalena è un posto straordinariamente ricco di storia, di bellezze architettoniche e di suggestioni leggendarie.
Ci auguriamo che le iniziative attuate in tutti questi anni dalla cittadinanza e dal Centro Studi “Giuseppe Martella” per porre all’attenzione degli enti preposti il recupero di questo “gioiello” identitario, per restituirlo alla pubblica fruizione, vadano finalmente a buon fine.
Ecco il programma nel dettaglio:
Ore 10. 00. Apertura Abbazia di Kalena.
Ore 17.30: nella Chiesa Madre Sant’elia Profeta sarà celebrata una Santa Messa dedicata alla Natività della Madonna di Càlena.
Alle 18.15 (dopo la messa) il corteo con le autorità civili e religiose e i fedeli, scenderà “in cammino” fino all’Abbazia di Càlena, dove dalle ore 19.00 sarà recitato il santo Rosario.
Ci auguriamo una forte partecipazione!
Teresa Maria Rauzino
Presidente del Centro Studi Martella di Peschici
ABBAZIA DI KALENA (Peschici FG)
Per chi non la conoscesse, ecco una breve scheda sulle peculiarità del luogo.
Il complesso badiale benedettino di Kàlena, situato in prossimità di Peschici (Foggia), presenta due chiese intitolate alla Natività della Madonna, ed è un’importante testimonianza dell’architettura romanica internazionale. Fonti scritte attestano la sua esistenza già nell’XI sec.; il luogo fu retto dai Benedettini, a cui subentrarono i Cistercensi nel 1255 e i Canonici Regolari Lateranensi nel 1412. Questo complesso esercitava un forte ascendente su tutto il Gargano, tanto da richiamare l’attenzione di uno dei centri nevralgici della cultura italiana altomedievale, l’abbazia di Montecassino. Dopo un periodo florido, l’Abbazia cominciò a decadere nella seconda metà del Quattrocento. Da un punto di vista architettonico, la struttura di Santa Maria di Kàlena risulta particolarmente stratificata: ad oggi dell’Abbazia rimangono per lo più le mura di cinta, ciò che resta del chiostro, la fontana del 1563, la fabbrica del capitolo e dei dormitori e le due chiese, a una delle quali manca la copertura, mettendo in evidenza capitelli ed affreschi che le intemperie e l’umidità stanno lentamente cancellando. Attualmente l’Abbazia è sempre chiusa al pubblico, salvo l’8 di settembre quando il Capitolo e la popolazione organizzano un “cammino verso Kàlena” con recita del Santo Rosario nei pressi del luogo.
Kàlena versa da anni in stato di grave degrado. Di proprietà privata, non ha subito in tutti questi anni interventi di recupero importanti, nonostante il pressing sulle Istituzioni preposte alla tutela. Da ricordare solo un’ingiunzione in tal senso da parte della Sovrintendenza ai Beni architettonici di Foggia, che effettuò alcuni sopralluoghi nel 2012 e in anni più recenti. I cittadini sono molto affezionati all’Abbazia e vorrebbero garantirne il recupero e la valorizzazione. Infatti l’Abbazia dal 2003 viene segnalata dal Centro Studi Giuseppe Martella al censimento dei luoghi del cuore del FAI.
Alla voce degli studiosi e della popolazione si è unita quella dell’Arcivescovo emerito di Lecce, monsignor Domenico D’Ambrosio, che inviò un accorato appello al Ministro dei Beni Culturali Franceschini. Finora inascoltato.
Chiediamo a tutti voi di votare l’abbazia di Kàlena come luogo del cuore FAI 2022.
Kàlena non deve morire!
Link per votare on line l’Abbazia di Kàlena: https://fondoambiente.it/luoghi/abbazia-di-kalena?ldc