VIESTE (FG) – Uno dei luoghi più suggestivi di Vieste, sia dal punto di vista archeologico che religioso, rischia di essere compromesso e inghiottito alla vista a causa della costruzione di palazzine circostanti. Si tratta della Necropoli Paleocristiana di Jazzo San Nicola, situata in contrada Pantanello, a pochi passi dalla spiaggia di San Lorenzo, importante testimonianza delle antiche tradizioni funerarie paleocristiane.
La necropoli, che risale ai primi secoli del cristianesimo, è costituita da una chiesetta rupestre dedicata a San Nicola di Myra e da quattro grotte funerarie. Al suo interno si trovano numerose sepolture di diversa tipologia, dalle cripte alle tombe esterne, che testimoniano la ricchezza storica e culturale di questo luogo. I loculi funerari, a fossa, sono presenti anche al di fuori delle grotte, sparse lungo la roccia fin al confine segnato da un antico muro in pietra. Un tempo, le pareti della chiesetta erano adornate da affreschi, ormai sbiaditi dal tempo e dalle intemperie.
Recentemente, l’attenzione è stata catalizzata da una vicenda che rischia di compromettere ulteriormente il sito: la costruzione di un edificio residenziale nelle immediate vicinanze. Secondo le preoccupazioni espresse dall’associazione Italia Nostra, questo intervento potrebbe danneggiare irreparabilmente le grotte funerarie. La zona di edificazione si trova al margine del confine dell’area archeologica, delimitata dal muro in pietra menzionato, dove sono presenti tombe a fossa. L’associazione ha presentato una richiesta di accesso agli atti, sollecitando un intervento delle autorità competenti per tutelare il complesso.
Il documento, reso pubblico sulla pagina ufficiale dell’associazione, è stato indirizzato alla Soprintendente all’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio BAT e Foggia, Arch. Anita Guarnieri, e al Sindaco di Vieste, Dott. Giuseppe Nobiletti. Riporta una segnalazione anonima che evidenzia il rischio di compromissione per almeno tre delle quattro grotte del complesso rupestre. Italia Nostra chiede alle autorità competenti di poter accedere agli atti autorizzativi dell’intervento edilizio per valutare l’impatto sul sito paleocristiano.
Una nuova lettera da parte dell’Italia Nostra APS, indirizzata all’Arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, alla Soprintendente all’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di BAT e Foggia, e al Sindaco e Presidente della Provincia di Foggia, ribadisce la necessità di accesso agli atti per interventi edilizi presso il complesso rupestre e sito paleocristiano “Grotte di San Nicola” a Vieste.
Il Sindaco di Vieste, Dott. Giuseppe Nobiletti, ha riferito all’Attacco che l’area in questione è di proprietà del Comune di Vieste e che è stata liberata da chi la occupava abusivamente, danneggiando alcuni affreschi risalenti all’anno Mille. Ha aggiunto che la lottizzazione risale a un periodo precedente alla sua sindacatura e che i lavori sono iniziati con tutti i pareri positivi degli enti competenti, compreso quello della Soprintendenza. “Non abbiamo quindi modo di impedire la realizzazione del palazzo,” ha affermato Nobiletti, sottolineando che tutte le distanze sono state valutate dagli enti preposti.
Il costruttore Graziano Del Duca, coinvolto nella realizzazione delle palazzine, sempre all’Attacco ha spiegato che l’acquisto dei lotti di terreno era stato autorizzato dalla pubblica amministrazione, e successivamente venduti per la realizzazione degli appartamenti. Ha aggiunto che la Soprintendenza ha chiesto di allargare il perimetro del sito archeologico protetto solo dopo l’inizio della lottizzazione, ma l’azienda ha vinto il ricorso contro il provvedimento, mantenendo l’autorizzazione a costruire.
Nonostante queste dichiarazioni, la battaglia da parte di vari cittadini viestani e delle associazioni garganiche, tra le quali anche l’Associazione Il Quadrato Magico, continua con tenacia per salvare il salvabile. Questi gruppi cercano di rimarcare e far rispettare le distanze minime previste dalla legge per il vincolo archeologico, con l’obiettivo di limitare lo sviluppo urbano che rischia di occultare questo prezioso patrimonio culturale. Attualmente, la Necropoli di San Nicola di Myra è ben visibile dal Viale dell’Antico Porto Aviano, e preservarne la visibilità e l’integrità è una priorità per tutti coloro che riconoscono l’importanza di questo sito storico.
Le comunicazioni di Italia Nostra, associazione Nazionale per la tutela del patrimonio storico, artistico e naturale della Nazione: