Lo studioso Giovanni Reccia ha condotto una meticolosa indagine archivistica per far luce sui discendenti diretti e collaterali dello storico settecentesco, superando leggende e ipotesi non suffragate da documenti.
Partendo dalle notizie fornite dalla famiglia de Falco Giannone, che riteneva di discendere da Pietro Giannone, Reccia ricostruisce con precisione la genealogia di questa famiglia, individuando il legame con il ramo dei carbonari Antonio e Ferdinando Giannone, a loro volta discendenti di Michele Giannone, probabilmente parente del nonno dello storico.
Il saggio, dal titolo “Sulla discendenza di Pietro Giannone”, pubblicato su Academia.edu, si distingue per la scrupolosa analisi delle fonti, che porta alla luce dati inediti e permette di confutare alcuni luoghi comuni sulla presunta discendenza di altri personaggi, come i Giannone di Acri o Pietro Celestino Giannone, dal celebre Pietro Giannone.
Particolarmente interessante è il confronto tra la vicenda dello storico e quella di alcuni suoi omonimi, che hanno subito analoghe persecuzioni politiche, generando una tendenza degli storici dell’epoca a creare connessioni parentali con il più noto Giannone.
Nel suo studio, Reccia cita le ricerche dello storico Giuseppe Laganella:
- A proposito della trasformazione del cognome Iannone in Giannone alla nascita di Carmosina, figlia secondogenita di Pietro Giannone, nata nel 1636 a Ischitella: “In particolare il cognome si sarebbe trasformato da Iannone in Giannone alla nascita di Carmosina figlia secondogenita di Pietro, nata nel 1636 proprio in Ischitella, Laganella, Inediti, p. 16.”
- Riguardo allo zio di Pietro Giannone, l’altro Carlo fratello di Scipione, che si trasferì a San Marco in Lamis (FG): “Anche lo zio di Pietro, l’altro Carlo fratello di Scipione, ebbe una vicissitudine giudiziaria con Giovanni Giannone e si trasferì in San Marco in Lamis (FG) secondo Laganella, Inediti, p. 22 e G. Tardio, Gli Statuti medioevali dell’Universitas di San Marco in Lamis, Foggia, Edizioni SMiL, 2005, p. 14, nota 20.”
Il saggio può essere consultato al seguente link:
https://www.academia.edu/118702486/SULLA_DISCENDENZA_DI_PIETRO_GIANNONE?auto=download
Sull’autore (da academia.edu)
Giovanni Reccia, napoletano, plurilaureato ed abilitato alle professioni di Avvocato, Revisore Legale dei Conti, Giornalista Pubblicista e Consulente Legislativo, è insignito del titolo di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. E’ stato premiato nel 2010 dall’Associazione Italiana per l’Informatica (AICA) di Roma con l’EUCIP Champions, assegnato ai migliori project manager della Pubblica Amministrazione, nel 2015 dall’Associazione Nazionale Dimensione Civica – Sez. Minturno per “Etica del Lavoro e delle Professioni” in quanto distintosi per Umanità (tutela dei diritti), Coscienza (professionalità sul lavoro) e Scienza (contributi alla cultura), nel 2016 dall’Associazione Rinascita Civile di Latina per la “Legalità”. Membro della Società Napoletana di Storia Patria (SNSP) e dell’Istituto di Studi Atellani (ISA), nonché socio dell’Archeo Club d’Italia Sez. Atella e del Centro Studi e Ricerche (CSRSo) di Sorrento. Dal 2007 al 2009 è stato componente della Commissione Prefettizia per la Tutela dei Beni Artistici in Firenze. Ha pubblicato per le Edizioni Polistampa, “La circolazione dei beni culturali” Firenze 2008; per l’Istituto Geografico Militare (IGM), “Topografonomastica e descrizioni geocartografiche dei casali atellano-napoletani”, Firenze 2009; per l’ISA nella collana “Paesi e Uomini nel Tempo” Vol. 30, Storia della famiglia de Cristofaro alias de Reccia, Sant’Arpino 2010, nella collana “Studi Storico-Giuridici” Vol. 4, Il controllo economico e finanziario di Napoli e Casali”, Roma 2013, nella collana “Novissimae Editiones” Vol. 33, Atella/Aderl: confronti etimologici e riscontri geocartografici, Frattamaggiore 2014 e Vol. 38, Le monete di Atella: scoperte, collezioni, tipi, Frattamaggiore 2016. E’ stato coautore de La Guardia di Finanza e Palazzo M a Latina, Formia 2014, nonchè tra i curatori della mostra per il bimillenario della morte di Augusto nel 2014, intitolata “Augusto, la Campania Felix e il sogno spezzato: storia e declino di una terra che vuole rinascere” presso il Museo Archeologico dell’Agro Atellano, con un pannello integrante l’esposizione dal titolo “Cartografia storica di Atella”. Ha redatto articoli giuridico-economici per le riviste il “Il Finanziere”, “Panorama Tributario”, “Rivista della Guardia di Finanza” di Roma ed “Il Denaro” di Napoli, nonché storici per l’Archivio Storico per le Province Napoletane” (ASPN) di Napoli, la “Terra delle Sirene” (TdS) di Sorrento e collabora con la “Rassegna Storica dei Comuni” (RSC) per la ricerca storico-archeologica dell’area atellana. Sulle città Campane: “Atella e gli atellani”: una integrazione, in <RSC>, Anno XXXI n. 128-129, Frattamaggiore 2005; La questione Aversa/Velsu-a, in <RSC>, Anno XLII n. 197-199, Frattamaggiore 2016; La gens Atellia ed Atella campana, in <RSC>, Anno XLIV, n. 209-211, Frattamaggiore 2018. Sulle famiglie napoletane: Origini e vicende della famiglia de Reccia, in ASPN, n. CXXIII, Napoli 2005; I Fiorentino-i: esempi migratori nel ‘500, in <RSC>, Anno XXXIII n. 142-143, Frattamaggiore 2007; Migrazioni di fiorentini nel cinquecento, Firenze 2009; Niccolò Capasso e l’Inquisizione napoletana, in <RSC>, Anno XXXVI n. 158-159, Frattamaggiore 2010; Il cognome Fiorentino. Una famiglia tra Sorrento e Napoli, in TdS, n. 30, Sorrento 2011; Una lezione inedita di Nicolò Capasso, in <RSC>, Anno XL, n. 185-187, Frattamaggiore 2014; Nicolò Capasso da Grumo di Napoli, Manocalzati 2015; Sulla famiglia di Domenico Cirillo, in <ASPN>, n. CXXXIII, Napoli 2015; Vita del gesuita Domenico Capasso, in <RSC>, Anno XLI, n. 188-190, Frattamaggiore 2015. Sul comune natio, che nel 2014 gli ha conferito un Pubblico Ringraziamento, ha scritto la trilogia Sull’origine di Grumo Nevano distinta in Scoperte archeologiche ed ipotesi linguistiche, in <RSC>, Anno XXVIII n. 110-111, Frattamaggiore 2002, Culto, tradizione e simbolismo agricolo-pastorale, in <RSC>, Anno XXIX n. 116-117, Frattamaggiore 2003, L’altomedioevo (V-IX sec. d.C.), in <RSC>, Anno XXXI n. 130-131, Frattamaggiore 2005. Ha poi pubblicato Negli anni, Fondi 1995; Storia di Grumo Nevano dalle origini all’unità d’Italia, Fondi 1996; Onomastica ed antroponimia nell’antica Grumo Nevano, in <RSC>, Anno XXXIII n. 144-145 e Anno XXXIV n. 146-147, Frattamaggiore 2007-2008; Gli antichi registri matrimoniali della Basilica di San Tammaro di Grumo Nevano, in <RSC>, Anno XXXIII-XXXIV nn. 140-141 e 148-149, Frattamaggiore 2007-2008.