SERRACAPRIOLA (FG) – Ad una decina di chilometri di distanza dal centro abitato di Serracapriola, borgo facente parte del Parco Nazionale del Gargano, sorge un antico e maestoso edificio che narra secoli di fede attraverso le sue imponenti mura. Nota come Abbazia di Sant’Agata Martire, questo complesso religioso orge sulle vestigia di resti di epoca romana e viene citata per la prima volta nel 1328, seppure altre informazioni affermano che il complesso sia sorto nel XIII secolo o anche prima. Dal 1334, ha ospitato i monaci cistercensi provenienti dal Santuario di Santa Maria a Mare delle Isole Tremiti. L’abbazia subì un attacco nel 1567 da parte delle milizie ottomane, distribuite su diverse galee posizionate alla foce del Fortore, che la saccheggiarono e la diedero alle fiamme.
Oltre ad essere un centro nevralgico per la religiosità, l’abbazia ha rappresentato nei secoli il cuore pulsante degli scambi e del commercio della regione. Nel recente passato l’abbandono ha preso il sopravvento, relegando questo storico complesso a un silenzioso testimone del tempo, vulnerabile agli atti di vandalismo che negli ultimi anni sono stati numerosi.
Servizio: Giuseppe Laganella e Vittorio Agricola