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Pochi medici per 118 e PPI, il Comune di Vico del Gargano scrive al Prefetto

Il sindaco Sciscio e l’assessore Selvaggio: “Situazione peggiorata nel periodo più difficile”.
Immagine di repertorio non riferita al test

VICO DEL GARGANO (Fg) – Con una comunicazione ufficiale, l’Amministrazione comunale di Vico del Gargano ha informato il Prefetto Maurizio Valiante della situazione di disagio e difficoltà che caratterizza i servizi di continuità assistenziale e del Punto di Pronto Intervento nel Comune di Vico del Gargano. “Dopo il tavolo tecnico tenutosi in Prefettura lo scorso 18 giugno, durante il quale è stata approfondita la situazione dell’Emergenza-urgenza nel Distretto socio-sanitario n.53, i problemi messi in evidenza in quella occasione si sono addirittura aggravati”, spiegano il sindaco Raffaele Sciscio e l’assessore comunale alla Sanità Rita Selvaggio.

“È aumentato il numero delle turnazioni in cui non è garantita la presenza di un medico, sia per il servizio di PPI sia per quello relativo al 118. Con l’inizio della stagione estiva, è cresciuto anche il numero di accessi giornalieri al Punto di Pronto Intervento. La mancanza di personale medico nella maggior parte delle turnazioni rappresenta un problema molto grave”. Alla missiva, sono state allegate anche le turnazioni relative sia al 118 che al Punto di Pronto Intervento.

“Abbiamo il dovere di rappresentare tutte le difficoltà che potrebbero impedire di dare risposte adeguate e puntuali a cittadini e visitatori per quanto riguarda il pieno diritto alla salute e alle cure. Difficoltà che comportano rischi rilevanti e che mettono in una situazione di oggettiva difficoltà anche le operatrici e gli operatori dell’Emergenza Urgenza e del PPI. Entrambi i servizi sono svolti a Vico del Gargano con ammirevole abnegazione e grandi capacità. A operatrici e operatori, infermieri, personale medico e a chi svolge la funzione di autista-soccorritore vanno il nostro plauso e la nostra gratitudine, perché svolgono un lavoro difficile, professionalmente e umanamente complesso, e lo fanno senza risparmiarsi. Queste persone hanno la necessità e il diritto di lavorare nelle condizioni più adeguate, col supporto di una dotazione organica completa in ogni ruolo, così da garantire la turnazione necessaria. Al livello nazionale occorre che i rappresentanti territoriali del Governo rappresentino le grandi difficoltà dell’area garganica e la necessità di azioni e provvedimenti che pongano rimedio a questa situazione”.   

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