Ci ha lasciati tutti senza parole e profondamente costernati il criminale episodio di cronaca nera, accaduto stanotte, che ha visto gambizzato un uomo nostro concittadino. Sparare a un uomo è già di per sé un atto abominevole, che va contro ogni principio etico, ma farlo poi in mezzo alla folla di famiglie con bambini e di giovani intenti a divertirsi, lo rende ancora più esecrabile. Poteva accadere il peggio e trasformare la festa in una vera e propria tragedia.
E pensare che poche ore prima l’intera città aveva omaggiato la sua patrona, Maria St.ma di Siponto, e io stesso ho rivolto, tra i cinque appelli alla città quello ad essere una “comunità di pace”. Durante la processione della sacra immagine della Madre di Dio, è stato davvero bello vedere nei volti festosi dei tanti partecipanti, una città unita che sta provando a rialzarsi nel nome dei valori dell’amicizia e della solidarietà, nel nome di Maria.
Pertanto, condanno fermamente non solo il gesto, ma la logica criminale e di arroganza che sta dietro ad esso, invitando la parte buona di Manfredonia a non farsi scoraggiare nel continuare a fare il bene e nel difendere i valori sani e fondanti, i quali soltanto possono garantire una convivenza civile e pacifica. Non possono essere gesti violenti come questo a fermare Manfredonia: sarà Manfredonia a fermare la logica omicida e di illegalità che la vuole inquinare e dominare!
In attesa che si faccia chiarezza sull’accaduto, invito tutti i manfredoniani a non farsi imbrigliare dalla paura, a non farsi trascinare in questo vortice di odio, ma a resistere e ad opporsi fermamente a questa logica di morte che invece di costruire ferisce e uccide. Si opponga alla violenza lo stile disarmante della pace e della reciproca comprensione. Che Maria St.ma di Siponto ci aiuti a sentirci veri fratelli per costruire insieme sentieri di pace e di convivialità.
+ p. Franco Moscone crs
arcivescovo