Sono ritornati al loro antico splendore i capolavori artistici della chiesa del Purgatorio di Ischitella. Presentate ieri sera, presso la Chiesa Madre, le opere più importanti del Purgatorio, ultimate dalle fasi di restauro conservativo ed estetico: la tela della Madonna della Mercede, la Statua di Sant’Alfonso dei Liguori e la tela della Pietà. Merito di questo importante lavoro è della restauratrice Maria Elena Lozupone, attraverso i fondi ricavati dalle numerose iniziative dei volontari della Chiesa del Purgatorio.
La Madonna della Mercede, olio su una tela di sei metri quadrati, è stata realizzata nel 1715 dal pittore Gennaro Abate. L’autore, proveniente dalla prestigiosa bottega napoletana di Luca Giordano, ha raffigurato una sacra conversazione fatta di santi e angeli. L’opera non presentava alcuna manomissione. Il suo stato attuale è pervenuto ad oggi nella forma di cromia originale, deturpata, però, dal tempo e dall’incuria.
Il manichino ligneo di Sant’Alfonso dei Liguori è stata scolpita dall’abile mano di Arcangelo Testa nel 1839. È la statua più pregiata della chiesa del Purgatorio. L’opera versava in cattivo stato di conservazione, pesantemente rivestita di vernici che nel tempo si sono ossidate.
In questa occasione è stata presentata anche la tela piccola della Pietà.
Durante la presentazione, la restauratrice Lozupone ha esposto tutte le fasi di restauro delle opere, correlate da una corposa documentazione fotografica. Ad intervenire anche Gianluca Giambattista, esperto di arte sacra, seguita dalla storia dei santi da parte del parroco Don Bernardino Iacovone, intervento anche da parte dello storico Giuseppe Laganella, per poi finire con i ringraziamenti del sindaco Carlo Guerra.