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Presentato a Peschici il libro su Mauro Del Giudice della prof.ssa Teresa Maria Rauzino

Il libro della Rauzino getta luce sulla vita e la carriera di Mauro Del Giudice.

Presentato l’ultimo saggio della prof.ssa Teresa Maria Rauzino, dal titolo “Mauro Del Giudice: Il magistrato che fece tremare il Duce”. La presentazione, tenuta domenica scorsa 23 luglio presso la sala consiliare del Comune di Peschici, ha visto la partecipazione e l’attenzione di numerosi appassionati di storia, che si sono radunati per scoprire la straordinaria ricostruzione storica del magistrato che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia d’Italia. L’evento di presentazione del libro è stato organizzato con cura dal Comune di Peschici, in collaborazione con il “Centro Studi Giuseppe Martella” e la Società di Storia Patria per la Puglia. Sono intervenuti, oltre all’autrice Teresa Maria Rauzino: il sindaco di Peschici Luigi D’Arenzo, il delegato allo spettacolo del Comune di Peschici Francesco D’Arenzo, la senatrice Gisella Naturale, lo storico Michele Eugenio Di Carlo, l’attore Stefano Biscotti. A moderare la presentazione il giornalista Piero Russo.

Il libro della Rauzino getta luce sulla vita e la carriera di Mauro Del Giudice, un magistrato coraggioso e tenace, la cui storia è stata in gran parte legata al processo Matteotti del 1924. Nato a Rodi Garganico il 20 maggio 1857, Del Giudice si laureò in legge a Napoli e intraprese una carriera nella magistratura che lo portò a diventare presidente della quarta sezione penale e della sezione d’accusa della Corte d’Appello di Roma nel 1922. Fu proprio in questa veste che gli fu assegnato l’incarico di giudice istruttore del processo per il delitto Matteotti.

La Rauzino ha dedicato lunghi anni di ricerca alla ricostruzione delle vicende legate al delitto Matteotti, facendo ricorso a fonti certe e analizzando con attenzione anche un inedito profilo autobiografico scritto dallo stesso Del Giudice. Questo ha permesso di comprendere in maniera approfondita non solo il processo Matteotti, ma l’intera vita del giudice, che si è mosso in un periodo storico di grande rilevanza. La figura di Del Giudice emerge quindi come quella di un uomo coraggioso, che ha svolto le sue indagini con determinazione nonostante la pressione esterna. La sua integrità e la sua dedizione alla verità gli costarono, tuttavia, l’incarico, poiché il Duce si sentiva minacciato dalle sue scoperte. La situazione si fece incandescente e, su commissione di Benito Mussolini, Mauro Del Giudice fu rimosso dall’incarico.

Tuttavia, il libro non si focalizza solo sul processo Matteotti. Esso offre anche una preziosa panoramica sulla vita e le esperienze del magistrato in diverse fasi e luoghi d’Italia. Dai primi anni trascorsi in Calabria, dove dovette assistere a numerose autopsie di morti violente, fino alla sua permanenza nel Lazio, dove fu confrontato con casi di poligamia acclarata, l’opera getta luce su diversi aspetti del contesto sociale dell’Italia del tempo.

Un punto di particolare interesse è il rapporto che Del Giudice ebbe con il suo territorio natale, il Gargano. Durante gli anni trascorsi in varie sedi del Gargano, il magistrato si mostrò critico verso le popolazioni locali, ma al contempo contribuì in modo significativo a risolvere numerose problematiche che affliggevano la regione.

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