MANFREDONIA (Fg) – La nomina del nuovo direttore della struttura complessa di Radiologia del Presidio Ospedaliero di Manfredonia, il reclutamento del personale dedicato e le attrezzature.
Sono stati i temi al centro dell’incontro tenutosi oggi tra il Direttore Generale della ASL Foggia Antonio Nigri e la coordinatrice territoriale di Cittadinanzattiva e Tribunale dei Diritti del Malato Eleonora Pellico, a seguito di alcune criticità rilevate.
Il Direttore Generale ha informato l’avv. Pellico che, con delibera n. 1.373 del 30 settembre 2024, è stato affidato al dott. Michele Faruolo l’incarico di dirigere la struttura complessa.
Faruolo, che ha già ricoperto il ruolo di direttore facente funzioni per oltre un anno, subentrerà al dott. Giovanni Basso in una staffetta che avverrà in maniera armoniosa e concordata.
La Direzione conta, inoltre, di implementare al più presto la squadra dei medici, ad oggi composta dal direttore e da 5 radiologi: il prossimo 3 ottobre si insedia la commissione esaminatrice del concorso per dirigente radiologo per il quale hanno fatto domanda 91 candidati tra specialisti e specializzandi.
Per quanto concerne le attrezzature, la ASL ha acquistato per il Presidio Ospedaliero di Manfredonia due tavoli radiologici digitali (già consegnati), una Tac ed una Risonanza Magnetica.
L’Area Gestione Tecnica sta per installare il primo dei due tavoli, operativo da metà novembre.
Le altre attrezzature saranno installate man mano che si concluderanno i lavori di adeguamento sismico che partiranno proprio dalla Radiologia e si estenderanno all’intero presidio ospedaliero.
Un maxi intervento finanziato con fondi PNRR, per un totale di 13.600.000 euro.
“La Direzione Strategica – dichiara Nigri – prende atto delle motivazioni che hanno portato il dott. Basso alle dimissioni e lo ringrazia per il contributo dato e per il lavoro che si appresta a svolgere in qualità di presidente dell’imminente concorso.
La graduatoria – conclude – ci permetterà di coprire i posti carenti e garantire le sostituzioni dei medici in malattia o interdizione, in modo da consentire la riorganizzazione e il rilancio del servizio”.
fonte: sanita.puglia.it