È ritornata alla sua originale bellezza la statua della Madonna Addolorata, collocata all’interno della Chiesa Madre di Ischitella. Nella serata di ieri 29 Agosto, il mezzo busto ligneo è stato presentato ai numerosi fedeli presenti in chiesa dal restauratore Michele Martella che ha spiegato tutte le fasi più importanti d’intervento.
L’opera è stata scolpita dalle mani del grande artista Giacomo Colombo, nato in Veneto nel 1663, ma che operò gran parte della sua vita in Campania, già dal suo trasferimento a Napoli avvenuto nel 1678. A Colombo sono state attribuite numerose sculture a tema religioso, per la maggior parte distribuite in tutto l’Italia meridionale.
La scultura versava in un precario stato di conservazione, così come ha analizzato e documentato il restauratore Martella. Il busto era stato internamente attaccato da insetti xilofagi, conosciuti comunemente come tarli, che con il tempo avevano creato delle vere e proprie gallerie nel legno.
Le operazioni di restauro sono partite con un’approfondita indagine stratigrafica su tutto il busto della Madonna, per far rivelare il colore originale della pittura. Da ciò si è compreso che in passato la statua era stata oggetto di varie pitturazioni, non sempre rispettando i colori originali, eseguite nell’Ottocento, nei primi del Novecento fino arrivare agli anni ’60. Questo ha portato a un lunghissimo lavoro di rimozione di tutti i vari strati di pittura. In alcuni punti, quali le mani, la pittura era saltata completamente a causa del continuo contatto da parte della devozione dei fedeli. Nelle fasi successive si è provveduto a risanare il legno, attraverso delle iniezioni di materiale particolare, le parti consumate dai tarli. Sono state infine riprese le stuccature, ricostruendo tutte le parti che mancavano.
“Non è soltanto un’opera d’arte, ma anche oggetto di grande devozione di tutta Ischitella durante i riti della Settimana Santa – ha commentato Don Berardino Iacovone durante la presentazione – Grazie al popolo di Ischitella e grazie a dei benefattori siamo riusciti in questi anni a recuperare il nostro patrimonio artistico, religioso e culturale. Da molto tempo la Madonna dell’Addolorata aveva bisogno di essere riportata alla sua bellezza originaria”.