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Scattano una foto nel Palazzo Pinto di Ischitella ma appare un misterioso volto umano

Fantasma palazzo ventrella Fantasma palazzo ventrella

La presenza di figure spettrali tra le mura dei castelli è testimoniata dai racconti di molte persone che hanno visitato o vissuto questi luoghi. Quasi ogni castello ha la sua storia e leggenda, spesso legata al fantasma di qualche principe, principessa o cavaliere che hanno condotto nella propria esistenza dei travagli per amore o altri dispiaceri. Sul Gargano è nota la storia della giovane nobildonna Bianca Lancia, amante dell’Imperatore Federico II, che si tolse la vita gettandosi dal torrione del castello di Monte Sant’Angelo. Da allora si dice che la sua sagoma bianca e vagante appaia tra le mura durante le notti sferzate da vento forte.

In alcuni casi i protagonisti delle leggende si manifestano anche attraverso le fotografie. È ciò che è accaduto negli ambienti del Palazzo Pinto a Ischitella, costruito sui resti dell’antico castello medievale distrutto dal terremoto del 1646. Durante un sopralluogo per dei lavori di ristrutturazione di un cunicolo, sono state scattate una serie di fotografie per documentare l’avanzamento dell’opera. In più immagini, scattate nella parte terminale del cunicolo, è apparso il volto di un’inquietante entità, quasi certamente un anziano da come si può costatare dall’aspetto.

Quel che rende ancor più particolare questo tipo di foto, è la presenza di “orbs” (Orbital Reduction Ball Shine), una sorta di globi luminosi sospesi nell’aria, invisibili all’occhio nudo, che nel gergo del paranormale dovrebbero essere delle forme energetiche, quasi delle entità. C’è da dire comunque che per la scienza esse sono soltanto delle particelle di polvere impresse dalla luce del flash della fotocamera.

Fantasma o non fantasma, l’immagine spettrale si aggiunge all’alone di mistero che ancora accerchia queste antiche mura: un pozzo colmo di lance dove venivano gettati i prigionieri, simboli che appaiono durante il solstizio d’estate, passaggi segreti lunghi anche diverse decine di metri.

Una delle foto scattate all’interno del cunicolo del Palazzo Pinto
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