Foggia – È scomparso nei giorni scorsi, all’età di sessantaquattro anni, lo scrittore foggiano Angelo Cavallo, operatore culturale che divenne famoso in tutta Italia per aver pubblicato un libro unico nel suo genere: “Giudizio e Pregiudizio” edito da “Perdisapop“, unica opera al mondo scritta con il famoso boss della mafia foggiana che raccontò senza freni e inibizioni il mondo del carcere e della criminalità.
Rizzi soprannominato: “il Papa di Foggia”, era anche devoto di padre Pio da Pietrelcina: lo aveva ritratto nei suoi bellissimi quadri a olio. Fu accusato decine di anni fa di essere il mandante della “Strage del Bacardi” dove furono uccise diverse persone nel centro storico di Foggia. Giosuè Rizzi fu ucciso nel 2012 all’età di 59 anni, di cui 38 trascorsi in carcere, gli autori del delitto non sono stati mai scoperti come decine e decine di morti ammazzati in città. Il suo libro e i suoi quadri rimangono nella storia di Foggia che ha diversi primati in vari campi e nei secoli.
Il famoso settimanale nazionale Cronaca Vera, diffuso anche all’estero, pubblicò sul n° 2015 il 20 aprile del 2011 in un servizio giornalistico firmato da Carmen Scotti la storia di Giosuè Rizzi e Angelo Rizzi che a 4 mani scrissero un opera unica nel suo genere dedicato al mercato editoriale degli appassionati della cronaca nera. Angelo Cavallo ebbe il coraggio e la lungimiranza di produrre un’opera editoriale fuori da ogni schema e logica vigente nell’ordine precostituito della Repubblica Italiana. L’unica logica del libro, che finì anche le mani del famoso regista cinematografico Michele Placido, era quella di raccontare il mondo del carcere assieme alla biografia di Giosuè Rizzi in modo nudo e crudo, senza rispetto per le logiche del giornalismo appiattito basato sul copia incolla imperante. Il libro fece grande clamore in tutta Italia e fu messo subito all’indice da molte persone, che non ritenevano opportuno raccontare storie difficili e troppo forti da divulgare al pubblico troppo sensibile per temi seri e pesanti come quello della malavita a Foggia. Con la scomparsa di Angelo Cavallo la città di Foggia perde un pezzo di libertà di pensiero e di espressione. Ciao Angelo…ci mancherai. © RIPRODUZIONE RISERVATA
di Monica Sales