Non smette di stupirci la terra di Ischitella, ricca di storia millenaria, avendo avuto origine sin dalla preistoria. Di questo periodo sono numerosi i ritrovamenti, tra i quali diversi manufatti litici, ritrovati specialmente nel canale di Romondato e Scaricafarina.
Ad aggiungersi a questo enorme patrimonio archeologico vi è la recente e straordinaria scoperta di numerosi dolmen.
La scoperta
Non molto lontano dal centro di Ischitella, lungo degli antichi sentieri, Valerio Agricola si sarebbe imbattuto in queste strutture.
La prima, che lo ha più colpito, è al centro di un largo spiazzo di roccia contornato da uno massiccio cordolo di pietre ammassate. La costruzione è composta da diversi blocchi pesanti di pietra che sorreggono un altrettanto pesante architrave, largo e sempre in pietra. È ben chiara la difficoltà di realizzazione di quest’opera, proprio per i blocchi di pietra issati, specie per il lastrone orizzontale, già ad un primo occhio estremamente pesante. La costituzione di questa struttura si rifà allo stesso tema architettonico di molti altri dolmen presenti in Puglia e in Italia.
A pochi metri da questo dolmen vi sono altre strutture simili, della stessa ed identica grandezza, ma senza l’architrave superiore orizzontale. Sempre nella stessa zona, nei pressi di un’antica abitazione contadina, sono presenti due costruzioni che a prima vista possono sembrare delle panche. L’unica differenza tra queste è proprio l’enorme blocco di pietra impiegato, lavorato in modo squadrato, posto su delle colonnine in pietra.
Tombe megalitiche preistoriche
I dolmen è il più conosciuto monumento megalitico, traccia di un periodo ben lontano qual è stata la preistoria. Le strutture erano utilizzate come sepolture collettive, per un lungo periodo, probabilmente riservate a degli individui più privilegiati della comunità.
La costruzione, oltre ad essere punto di sepoltura, era anche riconosciuto come uno spazio sacro e di aggregazione per la comunità che dimorava nelle circostanze.
Gli altri dolmen nel Gargano
È risaputo che tutto il territorio garganico è disseminato di tracce preistoriche, e di altri dolmen e menhir abbiamo parecchie strutture nei territori di Monte Sant’Angelo. Interessante è la ricerca condotta dall’Arch. Raffaele Renzulli, appassionato di archeologia, che ha analizzato attentamente questi monumenti. Il risultato di queste ricerche è stato reso pubblico nel suo volume “La Valle dei Dolmen”.
Non resta che attendere altri riscontri dagli esperti, già a primo parere positivi, in riguardo ai dolmen appena scoperti, ulteriori tracce del passaggio dell’uomo nel territorio di Ischitella.