Le Guardie Ambientali Italiane, nel corso di controlli sul territorio per la tutela dell’ambiente, hanno avvistato con l’ausilio del drone, del materiale insolito sulla spiaggia libera di Siponto, all’altezza tra lido Taumante e la foce del Candelaro. Arrivate sul posto, le Guardie hanno constatato che si trattava di grossi cumuli di Posidonia, abbandonata recentemente in spiaggia.
Un chilometro circa, è il tratto di spiaggia libera, occupata dalla montagna di Posidonia, alta quasi 2 metri, che ha ostruito i vari passaggi, che dalla pineta conducono in spiaggia verso il mare.
In quella stessa area, aggiunge Manzella, anni fa’ furono depositate montagne di Posidonia “mai più rimosse” prelevata dall’insenatura creata da bracci artificiali di fronte l’hotel Panorama del Golfo, trasportata con grossi camion, violando la circolare del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (n. DPN/VD/2006/08123 del 17/03/2006).
Appello alle AUTORITÀ preposte: intervenire sulla problematica della rimozione e trattamento della Posidonia dalle nostre spiagge, è fondamentale, sé non si vuole che quel pezzo di paradiso formato da mare, spiaggia e pineta rimanga un ricordo.
Alessandro Manzella
Resp.le Guardie Ambientali Italiane.
Anni fa se si era avviato se non sbaglio un sistema di recupero per fare biomassa, sotto egida del ministero dell’ ambiente con una importante cifra in ballo,che fine ha fatto? Visto che non si tratta di inquinamento si può avviare un recupero per concimazione,dopo la desalinizzazione,cmq faccio i miei complimenti al sig.Manzella sempre sul pezzo,per quanto riguarda la protezione dell’ ambiente.
E’ un vero peccato:i posti sono molto belli e andrebbero salvaguardati e curati