Da Inchiostro di Puglia:
Caro Inchiostro di Puglia,
La mia storia ha inizio 21 anni fa, quasi nella preistoria Quando ho imparato a tessere frequentando un corso di tessitura.
Da noi in Capitanata, fino alla fine dell’ottocento, c’erano migliaia di telai sparsi in ogni paese. E a Vico del Gargano, dove vivo e lavoro, ce ne stavano 800. Il paese era quasi una piccola industria tessile.
Nel corso di questi anni ho ritrovato motivi antichi tipici della tessitura garganica, filati naturali prodotti in loco (lino, lana e canapa ma non quella che si fuma!!).
Il mio è un lavoro (anche se per me è una passione) pesante, ma esaltante per tutta la “storia” che si porta dietro, fatta di centinaia di donne che hanno creato corredi e vestiti per sé e per la propria famiglia o da vendere a chi ne avesse bisogno.
Ad oggi, sono l’unica tessitrice in paese e non sono a conoscenza (magari ci sono) dell’esistenza di altri laboratori di tessitura garganica.
Sì. Certe volte mi chiedo “ma nel 2021 chi me lu fa fa?”.
E la risposta sta nei tessuti che creo, antichi ma contemporaneamente moderni perché semplici come la gente di Puglia.Comunque, io sono contenta assai di questi 21 anni e spero di continuare per molto ancora. Mi vedo in futuro come le vecchie tessitrici col fazzoletto attaccato in testa.
Grazie per aver ascoltato la mia storia.
Un saluto.
Maria.