RODI GARGANICO – Torna “A due punte: sacro e profano nella musica popolare garganica”, la due giorni di seminari e concerti di etnomusicologia dedicati alla musica popolare garganica.
Dopo il grande riscontro della prima edizione, “A due punte” (dalle caratteristiche scarpe a due punte indossate dalle donne di Monte Sant’Angelo per cavare le pietre), torna a Rodi Garganico il 27 e il 28 settembre nell’Auditorium delle Suore Discepole di Gesù Eucaristico con un altro evento di eccezionale portata culturale.
La tematica artistica scelta quest’anno si focalizzerà sull’evoluzione e le contaminazioni culturali delle musiche tradizionali, garganiche e meridionali in genere, dalla seconda metà del Seicento alla Contemporaneità.
Il progetto “A due punte” nasce infatti con l’obiettivo di valorizzare ed indagare secondo un alto profilo scientifico le preziose tradizioni musicali popolari garganiche, attraverso la realizzazione di un seminario di studi che ospiterà etnomusicologi ed antropologi provenienti da importanti università europee, musicisti dal riconosciuto spessore internazionale come Pino De Vittorio, storica voce della Nuova Compagnia di Canto Popolare, uno dei musicisti più importanti al mondo per le musiche tradizionali e tutto il repertorio colto che ha legami con il mondo delle musiche tradizionali, e le migliori forze intellettuali ed artistiche del territorio.
L’evento è organizzato dall’Associazione “Luigi Russo” in collaborazione con l’Università di Foggia, i Comuni di Rodi Garganico e Vico del Gargano, il Carpino in Folk e il Centro Studi di Tradizioni Pugliesi, associazioni che operano con forza nella tutela e diffusione del patrimonio etnomusicologico garganico. Indispensabile il contributo della ltal communications di Attilio Lombardi, che ha reso possibile la realizzazione dell’evento, dimostrando particolare sensibilità e generosità nel sostenere iniziative di alta portata culturale.
La direzione artistica e scientifica della progettualità è di nuovo affidata a Francesco Mastromatteo, violoncellista e musicologo, attivo da svariati anni nell’ambito della creazione e sviluppo, di interesse sociale e di rilievo accademico, di numerose attività artistiche, e specificatamente musicali, sul Gargano.
“Con questi seminari e concerti – spiega Mastromatteo – si desidera offrire al territorio garganico una straordinaria possibilità di lasciarsi ‘osservare’ sotto l’aspetto antropologico ed etnomusicologico. La progettualità è indirizzata ai numerosi musicisti attivi nella riscoperta e riproposizione del materiale musicale attinente alle tradizioni popolari, agli studiosi che vogliano ampliare i propri interessi scientifici, a tutti coloro che vogliano maturare una più chiara consapevolezza del valore del patrimonio artistico e delle dinamiche socio-culturali di quest’area geografica così ricca culturalmente”.
Si partirà dunque venerdì 27 settembre, alle 10, con i saluti istituzionali di Carmine D’Anelli, sindaco di Rodi Garganico, e di Manuel Padula, direttore artistico dell’Associazione “Luigi Russo”.
Seguiranno le relazioni di Francesco Mastromatteo, docente presso la sede di Rodi del Conservatorio “Umberto Giordano”, con un focus su “A due punte: Un percorso di studi al presente” e di Francesca Scionti, professoressa ordinaria di discipline demoantropologiche all’Università degli Studi di Foggia, che tratterà il tema “Voci delle/dalle comunità. Riflessioni antropologiche intorno ai canti tradizionali garganici”.
Alle 15.30 si riprenderà con Patrizia Balestra, docente di Storia della Musica al Conservatorio di Foggia e curatrice di “Sciamboli e Canti dell’altalena” (ed. Squilibri, 2010), prima pubblicazione scientifica di ambito etnomusicologico dello stesso Conservatorio, che illustrerà appunto “Gli sciamboli e il Gargano”.
Concluderà la sessione Giovanni Vacca, docente associato di etnomusicologia dell’Università Roma Tre, che parlerà di “Musiche tradizionali, repertori colti, popular music: tre casi di interazione”.
Alle 20 inizierà il concerto dell’Ensemble di Musiche Tradizionali “Umbra” fondato e diretto da Luca D’Apolito, che, insieme agli altri giovani musicisti garganici dell’ensemble, porta avanti da anni un percorso di recupero di brani della tradizione garganica.
L’ensemble “Umbra” si esibirà anche la sera successiva, quale trait d’union garganico di un percorso artistico che si muoverà tra musicisti ospiti che proporranno repertori agli antipodi. Per il primo concerto si prevede un duo costituito da voce e chitarra barocca con Pino De Vittorio, tra i più importanti artisti viventi nella riscoperta del patrimonio popolare del Sud Italia e nell’indagine dei legami tra tale tradizione e il repertorio colto, accompagnato alla chitarra e chitarra battente da Marcello Vitale.
Sabato 28 settembre, alle 10, si comincerà con la relazione di Agostino Ruscillo, docente di Storia della Musica per Didattica al Conservatorio “Giordano” che discuterà di “Antropologia e Didattica: prospettive interculturali a scuola”.
Seguirà l’intervento di Emidio Ranieri, vicepresidente del Centro Studi Alta Valle del Volturno che affronterà la questione: “Etnomusicologia nei depositi della memoria: una prima raccolta di canti tradizionali in Alta Valle del Volturno”.
Silvia Mei, docente di Storia del Teatro all’Università di Foggia, relazionerà sul tema: “Senza ‘scrupolo fotografico’. Geni Sadero e le più belle canzoni d’Italia”.
Nel primo pomeriggio, alle 15, sarà la volta di Antonio Pizzarelli, direttore artistico del Carpino in Folk, che approfondirà la “Contemporaneità artistica e formativa della musica popolare garganica”. Infine, Salvatore Villani, direttore del Centro Studi tradizioni popolari Gargano e Capitanata, il più prolifico autore di studi scientifici e pubblicazioni inerenti al repertorio garganico, illustrerà “Il viaggio di Alan Lomax e Diego Carpitella sul Gargano: un probabile itinerario”.
In serata, alle 20, il secondo concerto dell’Ensemble di Musiche Tradizionali “Umbra” che con “Chi sonä e cantä no nmórë majï” coinvolgerà l’associazione culturale “Carpino in Folk” con le performance di Antonio Pizzarelli (sassofono e clarinetto) e Guido Sodo (voce, chitarra e chitarra battente).