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Turismo sul Gargano, verso la riapertura dopo il coronavirus. Ecco cosa ne pensa Mario Panella, titolare del Panis Beach

La stagione estiva si presta ad arrivare sul Gargano, ma tante sono ancora le preoccupazioni per quanto riguarda il settore turistico.
Mario Panella Panis Beach Mario Panella Panis Beach

La stagione estiva si presta ad arrivare sul Gargano, ma tante sono ancora le preoccupazioni per quanto riguarda il settore turistico. A tre giorni dall’ordinanza emessa dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, che autorizza i gestori e dipendenti degli stabilimenti balneari ad accedere alle proprie strutture per lo svolgimento di interventi di manutenzione e sistemazione, si è voluta approfondire la questione direttamente con gli operatori turistici locali.

A dare un parere su questo provvedimento è il gestore del Panis Beach, uno dei lidi balneari più frequentati a Foce Varano, nel territorio di Ischitella. Il titolare Mario Panella, in video collegamento, ha espresso difficoltà nell’aprire i battenti della sua struttura data la situazione, a causa dei considerevoli costi iniziali di manutenzione da sostenere. “Mi metto nei panni di quelli che devono riaprire – ha commentato – con il bonus di 600 euro stabilito per ogni partita iva non si può comprare nemmeno la pittura per imbiancare”.

Mario pone anche il problema delle restrizioni di contenimento del virus, con il distanziamento dei lettini e ombrelloni, le mascherine e i guanti per il personale, la sanificazione totale quotidiana. Circostanza che comporta conseguenti responsabilità amministrative, civili e penali da tenere conto.

Alla luce di quanto prospettato, si domanda perplesso se davvero varrà la pena riaprire quest’anno: “È stato annullato il 60-70% delle prenotazioni provenienti dal nord – ha dichiarato per quanto riguarda la sua struttura – le frontiere nazionali sono ancora chiuse, sarà difficile programmare la gestione dello stabilimento”. Per fronteggiare la tragica previsione di un tracollo del settore Mario propone di attivare delle misure di detassazione per le attività in essere, in modo da consentire sia la ripresa che necessita soldi e tempo, e sia la continuità dell’esercizio riorganizzata dalle disposizioni governative.

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