Carpino, 30 ottobre 2021 – Ricordare Antonio Facenna a sette anni dalla morte. Un ragazzo che ha dedicato lavoro, passione e amore per la sua terra, e che sfortunatamente è stato travolto da un’impetuosa ondata di fango e acqua, durante la tragica alluvione del settembre 2015, nel tentativo di salvare i suoi animali.
“Essere allevatore è molto più di un mestiere, è uno stile di vita, è essere custodi di qualcosa che vale davvero la pena conservare”. Parole, quelle di Antonio, che resteranno scalfite nel cuore di tutti e da oggi incise su una importante stele. È stato inaugurato oggi il monumento e la rotonda che porteranno il suo nome e la sua anima, alle porte di Carpino, lungo la SP 50 che proviene dalla superstrada.
All’inaugurazione, oltre alla famiglia di Antonio, erano presenti: il governatore della Regione Puglia Michele Emiliano, il vice presidente Raffaele Piemontese, il sindaco di Carpino Rocco Di Brina, l’assessora regionale Rosa Barone e l’europarlamentare Massimo Casanova. “È stato il dono di un imprenditore locale, che ha preferito restare nell’anonimato – ha riferito il sindaco Di Brina – Questo monumento diventa un simbolo per ricordare la memoria di Antonio Facenna, diventa un segnale per tanti ragazzi, per quello che ha pensato e aveva in mente di realizzare”.
Articolo di Valerio Agricola, servizio e montaggio a cura di Vittorio Agricola.