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Una vita per il giornalismo. La straordinaria carriera del giornalista Francesco Maratea

“Una vita per il giornalismo. Francesco Maratea, tra Aventino, Liberazione e “ tempi nuovi”

Vico del Gargano, 22 agosto 2022 – “Una vita per il giornalismo. Francesco Maratea, tra Aventino, Liberazione e “ tempi nuovi”. Questo il titolo completo del libro, curato dal nipote Giuseppe Maratea, presentato lo scorso 20 agosto a Vico del Gargano all’interno del ciclo di rassegne “Un libro per amico”. Durante la presentazione, tenutasi nell’Auditorium “Raffaele Lanzetta”, l’autore ha dialogato con la Teresa Maria Rauzino, Giuseppe d’Avolio ed Antonio Motta, fondatore del Centro Documentazione “Leonardo Sciascia” e direttore della rivista “Il Giannone”.

Francesco Maratea (1889-1977) è stato un giornalista di straordinario valore e spessore nel contesto italiano e internazionale. Figlio di questa terra, dove nacque nel 1889 a Vico del Gargano, già dai 15 anni iniziò a collaborare con il “Foglietto” di Lucera, seguito settimanale anche su scala nazionale. Il suo percorso giovanile nel mondo del giornalismo lo portò a scrivere per la “Gazzetta dell’Emilia, la “Gazzetta di Mantova”, la “Provincia di Como” per giungere poi al “Il Secolo” di Milano. Dal 1926 passò al “Giornale d’Italia” e infine al “Messaggero”, dove scriverà per cinquant’anni come esperto di politica estera.

Suo nipote, Giuseppe Maratea, che ha sempre nutrito una grande ammirazione per suo zio in campo giornalistico, nel libro ha raccolto molti dei numerosi articoli scritti durante il suo massimo splendore giornalistico, che riguardano figure celebri nel panorama politico internazionale: dai presidenti italiani Enrico De Nicola ed Alcide De Gasperi, al presidente americano John Fitzgerald Kennedy e il capo del governo dell’Unione Sovietica Nikita Krusciov, da Winston Churchil a Charles de Gaulle.

A riconoscimento della sua encomiabile carriera, Francesco Maratea ha ricevuto molte prestigiose onorificenze. Tra queste, nel 1957 ha conferito con il più alto ordine di merito della Francia, la “Legion d’onore”, per aver rinsaldato i vincoli di amicizia e di civiltà tra le due nazioni. Nel 1965 ottenne il “Premio Saint Vincent”, per aver contribuito alla distensione del rapporto Italia Austria, onorificenza consegnata direttamente dal presidente della Repubblica di allora Giuseppe Saragat.

Articolo di Valerio Agricola, servizio a cura di Giuseppe Laganella, riprese e montaggio di Vittorio Agricola

1 comments
  1. Ho conosciuto personalmente “Franco” Maratea, andavamo spesso a trovarlo nella sua casa.
    L’impressione che ne ho ricevuto, da bambino, era di una persona con un bagaglio culturale immenso e di una semplicità di fondo che lo rendeva una persona amabilissima da ascoltare , anche perché insegnava sempre qualcosa con i suoi ricordi.

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