“Ho presentato una proposta di legge contenente ‘Norme generali sul governo e la tutela del territorio’ e so già che aprirà una discussione in Regione su un argomento importantissimo, ma ben venga”.
Il consigliere della Regione Puglia Antonio Tutolo, Gruppo Misto, presidente della Commissione Affari generali, annuncia una nuova iniziativa legislativa in materia urbanistica.
“La mia pdl sarà sicuramente emendata ed è emendabile – spiega il consigliere Tutolo – ma andava presentata, perché personalmente è da quando mi sono insediato, cioè da poco più di un anno, che sento dire che c’è bisogno di una legge organica per superare il ‘Piano casa’, ma nessuno si è preoccupato in dodici anni di farlo e dunque mi sono dato questo compito. E spero che tutto ciò sia utile a far aprire questa discussione in Regione”.
La proposta nasce dall’esigenza di una riforma organica delle leggi della Regione Puglia in materia urbanistica, con norme ferme a decenni fa, adeguata quindi alle necessità attuali che puntano ad evitare il consumo di suolo e al contempo favorire lo sviluppo dei territori.
“Attraverso 29 articoli – afferma Tutolo – si cerca di coniugare l’esigenza ambientale e quella, per esempio, dello sviluppo agricolo, come nella cosiddetta ‘Legge Tutolo’. Del resto, in non poche regioni italiane è in atto un processo di revisione delle leggi urbanistiche improntate a una nuova coscienza delle risorse territoriali, al contenimento del consumo di suolo, alla rigenerazione urbana e al riuso della città esistente, a una maggiore partecipazione dei cittadini al governo del territorio, alla trasparenza delle scelte di pianificazione, alla più efficace cooperazione tra i diversi livelli e soggetti istituzionali e a una concreta programmazione degli interventi”.
L’obiettivo è dunque quello di investire nella riqualificazione ambientale e urbana quale vettore di riconversione economica, tutelando lo spazio rurale e rallentando il consumo di suolo.
“In particolare – chiarisce il consigliere – questa legge intende anche proteggere e valorizzare le aree interne, il paesaggio e in generale la cultura del territorio, promuovendo politiche di rigenerazione urbana. Un tale approccio consentirà ai Comuni di attuare azioni pubbliche non di espansione, ma di trasformazione dell’esistente; di ridurre il consumo di suolo verso la città densa al fine di diminuire i costi urbanizzativi e di gestione dei servizi pubblici; di mettere in sicurezza il patrimonio edilizio pubblico e privato, tenendo conto che nelle zone a rischio sismico in Puglia risiedono 2 milioni di persone, mentre altre convivono con il rischio idrogeologico. Per queste ed altre importanti ragioni che ho esplicitato nella relazione, ho ritenuto necessario elaborare una nuova legge organica di disciplina del governo e uso del territorio”.