Anche quest’anno Vico del Gargano ha festeggiato San Michele Arcangelo, molto venerato in tutto il mondo, specie sul Gargano dove il culto nacque nel V sec. La ricorrenza si è tenuta presso la chiesetta rupestre al Santo dedicata, con la celebrazione della Santa Messa all’aperto e la distribuzione del panino benedetto di San Michele Arcangelo offerto dai panifici di Vico: Bocale, Iervolino e Protomastro.
La croce, luogo dove cadde un fulmine
Una festività molto sentita dalla popolazione vichese, fede dimostrata anche da una croce posta in prossimità della chiesa, fatta costruire circa cento anni fa da un proprietario terriero. L’uomo, di cui non si conosce con esattezza il nome, mentre era di ritorno a Vico del Gargano, percorrendo la mulattiera vicina, fu colto da un forte e improvviso temporale. Nel cielo vide scagliarsi un fulmine sulla sua testa, e in quel frangente di tempo, istintivamente, invocò l’Arcangelo chiedendogli immediata protezione. L’invocazione fu accolta all’istante, e il Santo fece deviare la traiettoria del fulmine, lasciandolo cadere in un punto nelle vicinanze.
Salvato miracolosamente, in segno di ringraziamento all’Arcangelo, l’uomo fece costruire una croce che ben presto divenne meta di preghiera durante la processione di San Michele. Durante il tragitto processionale, i fedeli raccoglievano i sassi lungo la mulattiera per poi scagliarli, al termine delle preghiere, nel luogo dove cadde il fulmine, a significare il rifiuto dei propri peccati.
Premiate le ditte di Vico del Gargano e presentato il libro sul culto di S. Michele Arcangelo
Al termine della funzione religiosa, si è svolta una premiazione, a cura del C.N.A., per omaggiare il lavoro svolto da parte di alcune ditte di Vico del Gargano. Presentato anche un libro scritto da Salvatore Pupillo, dal titolo “Il culto di S. Michele Arcangelo e la sua chiesetta in campagna a Vico del Gargano”, il cui ricavato è stato devoluto totalmente per i lavori di restauro della chiesetta di San Michele.